"Frena il carrello della spesa". I dati Istat sull'inflazione promuovono il governo

Gli ultimi dati pubblicati dall'istituto di statistica sorridono all'esecutivo: "Il ritmo di crescita su base annua dei prezzi dei Beni alimentari, per la cura della casa e della persona lo scorso mese si è attenuato, passando da +2,3% a +1,9%". Disoccupazione ai minimi

"Frena il carrello della spesa". I dati Istat sull'inflazione promuovono il governo
00:00 00:00

Carrello della spesa in frenata dicembre, cala l'inflazione e a giovarne sono soprattutto i consumatori. L’Italia, forse per la prima volta, torna a vedere la luce in fondo al tunnel. I dati Istat e Eurostat promuovono l’operato dell’esecutivo guidato da Giorgia Meloni e fanno ben sperare per il futuro dell'Italia. Se sull'occupazione il confronto con gli altri ventisei Paesi dell’Ue rassicura il governo, a stupire sono sicuramente i dati sul ritmo dell'inflazione che subisce un forte e speranzoso rallentamento.

Il ritmo di crescita su base annua del cosiddetto carrello della spesa, ossia i prezzi dei Beni alimentari, per la cura della casa e della persona, si attenua da +2,3% a +1,9%, mentre si accresce quello dei prodotti ad alta frequenza d’acquisto da +1,6% a +1,8%. A renderlo noto è l'Istat, dando conto del momento positivo per i consumatori. Entrando nel dettaglio delle statistiche, a dicembre, secondo le stime preliminari, l'inflazione è stabile a +1,3%. Nella media 2024, la crescita tendenziale dei prezzi al consumo si attesta all'1,0%, in forte calo rispetto al +5,7% del 2023. Il motivo? È presto detto: "La netta attenuazione dell'inflazione nell'anno appena concluso è per lo più imputabile alla marcata discesa dei prezzi dei Beni energetici (-10,1% da +1,2% del 2023). Anche nel settore alimentare si assiste a un rapido ridimensionamento della dinamica dei prezzi (+2,3% da +9,8%) che tuttavia resta ben al di sopra del tasso di inflazione. Nel 2024, l'inflazione di fondo si ferma a +2,0% (da +5,1% del 2023). A dicembre, il trascinamento dell'inflazione al 2025 è +0,3%".

Sull'occupazione, allo stesso modo, il governo non può lamentarsi. "A novembre il tasso di disoccupazione è sceso al 5,7% (-0,1 punti)", spiega l’Istat. Tradotto: ora il tasso di disoccupazione, stando alle tabelle pubblicate dall’istituto di statista, è ai “minimi di sempre. Ma non solo: “Il numero di persone in cerca di lavoro diminuisce (-1,6%, pari a -24mila unità) per le donne e i 25-49enni, mentre aumenta nelle altre classi di età e, seppur lievemente, anche tra gli uomini. Il tasso di inattività sale al 33,7% (+0,1 punti)”. A fronte di questo miglioramento rimane però da sottolineare l’eterno tallone d’Achille italiano: l’occupazione giovanile che, sempre secondo l’Istat, sale al 19,2%.

Allargando l’analisi a novembre 2024, rispetto al mese precedente, “il numero di occupati cala lievemente (-13mila unità), attestandosi a 24 milioni 65mila”. Ma la diminuzione, rende noto l’Istat, coinvolge solamente “i dipendenti a termine, che scendono a 2 milioni 652mila; aumentano invece i dipendenti permanenti, che salgono a 16 milioni 264mila, e sono sostanzialmente stabili gli autonomi, pari a 5 milioni 149mila”. I dati sull’occupazione, quindi, sorridono al governo di centrodestra: “L’occupazione è in crescita rispetto a novembre 2023 (+328mila occupati) per l’aumento dei dipendenti permanenti (+500mila) e degli autonomi (+108mila), a fronte del calo dei dipendenti a termine (-280mila). Su base mensile, il tasso di occupazione è stabile al 62,4%, quello di disoccupazione scende al 5,7% e il tasso di inattività sale al 33,7%”.

Il confronto con le altre grandi forze europee, come raramente accade, non spaventa l’esecutivo. “Fra le economie maggiori, l'Italia ha fatto registrare un tasso di disoccupazione del 5,7%, in calo rispetto al 5,8% di ottobre 2024, mentre la Germania si è attestata al 3,4%, la Spagna all'11,2%, la Francia al 7,7% e i Paesi Bassi al 3,7%”, sottolinea l’Eurostat, l’ufficio statistico dell’Unione Europea.

Nel dettaglio, si legge, “a novembre 2024, il tasso di disoccupazione destagionalizzato in Eurozona si è attestato al 6,3%, stabile rispetto al mese precedente e in calo rispetto al 6,5% del novembre 2023. Il tasso di disoccupazione dell'Ue si è invece attestato al 5,9%, stabile rispetto al mese di ottobre e in calo rispetto al 6,1% di novembre 2023".

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica