Il cosiddetto “entrismo”, una tecnica politica usata per entrare e modificare i partiti dall’interno sembra aver condizionato, e non poco, la vittoria di Elly Schlein. Il mandante, stando a quanto ci dicono i flussi elettorali, è uno solo: il Movimento 5stelle. La vittima, ovviamente il Partito democratico e, in particolare, il grande sconfitto Stefano Bonaccini. Il peso delle truppe “esterne” al Pd è stato rilevante. Due sondaggi, diversi tra loro ma concordanti sul tema in questione, ci mostrano, numeri alla mano, chi si nasconde dietro alla rimonta della giovane segretaria.
L'infiltrazione del M5S
Il primo sondaggio, forse quello più clamoroso, è stato realizzato da Noto Sondaggi per la trasmissione Porta a Porta. I flussi elettorali che analizza sono una doccia fredda per Elly Schlein e per i suoi sostenitori: metà di chi ha votato domenica scorsa, alle primarie dem, non è un elettore del Pd e, il 22% di chi ha scelto tra Schlein e Bonaccini, alle ultime elezioni politiche aveva scelto il Movimento 5 Stelle. Pur considerando tutti gli accorgimenti e le incertezze del caso, il numero di votanti grillini è esorbitante: quasi 242mila voti sul milione del totale. Nel dettaglio, evidenzia Noto Sondaggi, il 13% degli elettori ha sicuramente votato per la giovane deputata, solo il 2% per il governatore emiliano. Comunque la si voglia pensare, il gioco delle “infiltrazioni” c’è stato e il Movimento di Giuseppe Conte è tra i primi indiziati.
Le primarie Pd, giova ricordarlo, sono aperte a tutti i cittadini, anche potenziali elettori avversi ai dem. D’altro canto, capire i flussi elettorali e analizzare l’identikit dei votanti alle primarie del Pd, può essere molto più di un banale esercizio di stile. In gioco ci sono prospettive di alleanze future, posizionamenti in politica estera e molto altro ancora.
Il ruolo di Verdi e Sinistra
Se il primo sondaggio evidenzia l’enorme ruolo grillino nel voto dem, la seconda rivelazione aggiunge un elemento: a finire sul banco degli imputanti sono gli elettori dei partitini ancora più a sinistra del Pd. In questo caso, evidenzia la rilevazione di Candidate & Leader Selection, a condizionare le primarie del Pd e la vittoria di Elly Schlein sono state le truppe di Verdi e Sinistra. Secondo questo studio, realizzato con il metodo degli exit poll, il 13% delle preferenze andate alla nuova segretaria verrebbe dal gruppo Verdi e Sinistra. Un numero che, sicuramente, ha condizionato il risultato finale. Marco Valbruzzi, politologo dell’Università Federico II di Napoli, raggiunto dal Corriere della Sera, è ancora più esplicito: “Sono circa 75 mila voti, una cifra simile al distacco rispetto al concorrente”.
Nota del sondaggio:
a)Sondaggio realizzato da Candidate & Leader
Selection;b)Committente: Corriere della Sera;
c)Estensione territoriale: nazionale;
d)Totale contatti: 1928 contatti;
e)Interviste effettuate il 26 febbraio 2023 con metodo exit poll;
f)Il sondaggio è disponibile qui
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.