Lo schema della sinistra è tanto semplice quanto preoccupante. In caso di sconfitta politica il mantra è sempre lo stesso e nelle ultime elezioni in Liguria, come in tutte le altre tornate elettorali, i cittadini hanno avuto il tempo e la “fortuna” di ripassarlo. La colpa ricade in ordine sul maltempo, sugli elettori sprovveduti e sulle trame del centrodestra. Ora, a queste tre ipotesi, il candidato della sinistra nostrana ha un’altra possibilità: affidare tutte le responsabilità all’astensionismo galoppante.
Questa sembra essere l’ultima tesi delirante del Partito democratico a trazione Schlein. A quanto pare, per voce dell’esponente dem Giuseppe Provenzano, il principale partito d’opposizione ora vorrebbe fare una bella indagine parlamentare per capire perché gli elettori non vanno ai seggi e, soprattutto, perché quando ci vanno non votano dem. Il riassunto del Provenzano pensiero è invece esposto in maniera più formale in una lunga intervista su La Stampa. Incalzato sull’ennesimo flop della sinistra, il responsabile Esteri del Pd annuncia la sua nuova battaglia:"Dobbiamo tutti preoccuparci, perché con una democrazia dimezzata non vince nessuno, siamo oltre la soglia di guardia – spiega Provenzano - rischiamo che metà della popolazione si disabitui all'esercizio della democrazia. La politica dovrebbe occuparsene con una grande indagine parlamentare, come fu per il Mezzogiorno, per la miseria".
Senza dubbio il nodo astensionismo sarà uno dei grattacapi della politica nazionale e mondiale. Rimane da capire, però, perché la disaffezione degli elettori verso la politica è un problema solo quando affonda i sogni politici della gauche. In occasione delle ultime elezioni in Sardegna, finora unica vittoria del campo largo, l’astensionismo – seppur elevato – non aveva creato la stessa apprensione nei confronti della tenuta democratica del Paese. Ma la tesi di Provenzano non si ferma davanti a nulla. Secondo l’esponente del Pd serve "un'indagine in cui tutte le forze politiche si impegnino a capire profilo e ragioni dell'astensionismo. Per noi è una questione essenziale".
Le eterne divisioni a sinistra, che in realtà rappresentano il vero punto interrogativo per l’opposizione, non preoccupano più di tanto il responsabile della politica estera del partito: "La personalizzazione e le divisioni al centro sono una delle ragioni
per cui in quell'area è mancata un'offerta politica convincente. E non credo che il tema del centro si risolva con il nome di Renzi. Auspico che in quel campo si affaccino nuovi protagonisti", conclude Provenzano.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.