La frecciata della Santanchè: "Le critiche più feroci da chi prenota in privato nei miei locali"

La ministra del Turismo contrattacca alle accuse mediatiche e ne approfitta per togliersi qualche sassolino dalle scarpe nei confronti dell'opposizione

La frecciata della Santanchè: "Le critiche più feroci da chi prenota in privato nei miei locali"
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Daniela Santanché non ci sta e, nella sua informativa al Senato nella quale si è difesa dalle accuse che riguardavano presunte irregolarità di alcune sue aziende da lei amministrate in passato coglie l'occasione per togliersi anche qualche sassolino dalle scarpe. Sì, perchè - tra i tanti attacchi che la ministra del Turismo ha subìto in tutte queste ultime settimane - c'è un elemento che non le è proprio andato giù: quello di chi personalmente si è comportato in modo opposto rispetto ai successivi atteggiamenti pubblici.

Da questo punto di vista è stata molto eloquente una frase che la senatrice di Fratelli d'Italia ha voluto in un certo senso dedicare all'opposizione parlamentare. O, perlomeno, a una parte di esse. "Quello che mi ha fatto sorridere è che le critiche più feroci sia venute da molte persone che, nel privato, hanno avuto sempre tutt'altro atteggiamento nei miei confronti e che magari hanno anche prenotato e sono venuti nei locali che io ho fondato. E mi fermo qua per carità di patria".

Una bella frecciatina non da poco quella che la Santanchè, senza volere fare necessariamente nomi e cognomi, ha deciso di scagliare nel finale del suo discorso a Palazzo Madama contro alcuni politici della sinistra radical chic. Gli stessi che, evidentemente, nel momento in cui si ritrovano in contesti non pubblici mentre conversano amabilmente con l'esponente di FdI assumono dei comportamenti ben diversi da quelli che poi hanno dimostrato pubblicamente quando hanno deciso di attacchare la ministra nella vicenda tutta giornalistica che l'ha coinvolta in particolare la concessionaria pubblicitaria Visibilia e e la società di investimenti Ki Group. I medesimi esponenti "sinistri" che poi non si fanno particolari scrupoli nel frequentare ristoranti e stabilimenti balneari gestiti dalla stessa Santanché, la quale però dovrebbe lasciare immediatamente il governo Meloni, come del resto ha appena chiesto il Movimento 5 Stelle.

Bisogna ricordare, infatti, che per tutte queste notizie che via via sono uscite dalla puntata di Report dello scorso 19 giugno, la ministra del Turismo non risulta ancora indagata.

Ma per i giustizialisti forcaioli grillini tutto questo non ha importanza: nonostante la parlamentare di FdI abbia replicato nei minimi dettagli nei suoi quaranta minuti abbondanti di informativa a tutte le accuse meramente mediatiche che le sono piovute addosso, l'opposizione si prepara a un'ulteriore battaglia tutta politica con una mozione di sfiducia individuale: in attesa di andare a prendere il sole al Twiga.

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