Ne avevamo già parlato ("Monti il copione..."), ma il Professore continua a farsi sgamare con le mani nella marmellata. Ieri Berlusconi ha detto: "In 4 anni si può completamente eliminare l’Irap" ma anche "ridurre l’Irpef". Subito dopo l'abolizione dell'Imu il Cavaliere ha in mente, in caso di vittoria alle elezioni, di ridurre le tasse per ridare slancio all'economia. Poi ha fatto un esplicito riferimento agli 8 miliardi da distribuire alle famiglie iniziando dal quoziente familiare e, nel terzo anno di legislatura, "una riduzione dell’Irpef pagata dalle famiglie". Puntuale come un orologio svizzero Scelta Civica (la lista di Monti) oggi presenta le sue idee sul fisco. E sapete di cosa si parla? Ovviamente di riduzione delle tasse...
Taglio dell’Irpef, a partire dai redditi medio-bassi, per un totale a "fine legislatura" di riduzione del gettito di oltre 15 miliardi e un dimezzamento del peso Irap sul settore privato entro il 2017, pari a un gettito inferiore di circa 11.2 miliardi rispetto a oggi. Poteva mancare un intervento sull’Imu? Ovviamente no. Ed ecco che dallo staff del Professore si fa sapere che l'idea è quella, "a partire dal 2013, di aumentare la detrazione sulla prima casa da 200 a 400 euro, raddoppiando le detrazioni per figli a carico da 50 a 100 euro per figlio, introducendo una detrazione di 100 euro per anziani soli e persone con disabilità, il tutto fino ad un massimo di 800 euro. Complessivamente - si legge nel piano economico - la riduzione del gettito Imu sarà di circa 2.5 miliardi di euro". E per quanto riguarda l'Irpef nell’arco della legislatura Monti parla di una riduzione del rapporto tra gettito Irpef e Pil pari al 2%. Peccato che questa bella boccta di ossigeno non sia venuta in mente prima al governo tecnico.
Sul fronte Irap "l’obiettivo primario - dice Scelta civica - è eliminare il monte salari dalla base imponibile. La nostra proposta implica che nel 2017 il gettito Irap sarà circa 11.2 miliardi meno del livello attuale, in pratica un dimezzamento del peso Irap sul settore privato". Il piano economico di Monti complessivamente prevede una riduzione del gettito (tra Irpef, Irap e Imu) di circa 28,7 miliardi nell’arco della legislatura. Un mare di soldi, non c'è che dire.
Sulla scia delle proposte di Berlusconi e Monti si inserisce anche Bersani. Il leader del Pd tira fuori dal cilindro l'idea di accantonare 10 miliardi l’anno per 5 anni per ripianare i debiti delle piccole e medie imprese emettendo titoli di Stato.
"Una proposta ragionevole - ribadisce il segretario del Pd- che non spaventerà i mercati che ci chiedono solidità e rigore ma anche di mettere in moto la crescita". Ai cittadini-elettori il compito di scegliere a chi affidare la guida del Paese.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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