Giorno del Ricordo, imbrattati i monumenti ai martiri delle foibe

Le profanazioni a Roma e Venezia. Al teatro Vittoria scritte pro-titini e insulti a Cristicchi. E a Sanremo si organizza una mostra sui crimini italiani in Yugoslavia

Il monumento ai martiri delle foibe imbrattato a Roma Laurentina
Il monumento ai martiri delle foibe imbrattato a Roma Laurentina

I martiri delle foibe sembrano davvero non avere pace. Come ogni anno, la celebrazione del Giorno del Ricordo, suscita polemiche politiche e fa registrare tristi episodi di profanazione alla memoria dei morti di Istria, Dalmazia e Venezia Giulia.

A Venezia, in piazzale Marghera, è stato imbrattato nei giorni scorsi il monumento ai martiri delle foibe, sporcato di vernice rossa e disegni con falce e martello: "Deploro questo continuo accanimento contro il monumento ai Martiri delle Foibe a Marghera. Sono azioni" - ha commentato il sindaco Giorgio Orsoni - "compiute da soggetti ideologicamente ispirati da culture dell'intolleranza e del conflitto continuo verso chi è stato vittima di azioni barbare. Le vittime di quella tragedia non vanno solo ricordate, ma rispettate e onorate da tutti coloro che hanno un briciolo di umanità."

A Roma, mentre al Senato si celebra il Giorno del Ricordo alla presenza del Presidente della Repubblica, è stato sporcato di vernice bianca il monumento posto di fronte alla stazione della metropolitana Laurentina. Sul luogo sono stati ritrovati anche alcuni volantini di rivendicazione: "Nella giornata in cui le istituzioni e tutti i partiti politici si affannano a partecipare a manifestazioni celebrative del cosiddetto esodo giuliano-dalmata, noi insistiamo nel ricordare tutto. A coloro che oggi parlano di “migliaia di infoibati” senza straccio di prova storica, noi rispondiamo colpendo i simboli di questa operazione nazionalista e anticomunista. Noi oggi ricordiamo la nostra resistenza che fu quella dei partigiani italiani e jugoslavi che lottarono contro l’invasione nazi-fascista", si legge sui manifestini. Immediata la reazione via Twitter del sindaco Ignazio Marino, che pure nelle scorse settimana si era trovato al centro delle polemiche per aver tagliato i fondi ai viaggi d'istruzione in Istria e Venezia Giulia: una squadra del comune è stata inviata sul posto per ripulire il monumento. Il primo cittadino della Capitale ha anche deposto una corona d'alloro all'Altare della Patria.

Sempre a Roma, al Teatro Vittoria, sono comparse scritte inneggianti ai titini e insulti a Simone Cristicchi, autore di spettacoli sul tema delle foibe. Viviana Toniolo, direttore artistico del Vittoria, esprime il suo sconcerto per la violenza del gesto: "Non riesco a spiegarmi le ragioni che possano spingere degli individui a colpire un teatro, simbolo per antonomasia della libertà di espressione. Peraltro Simone Cristicchi nei suoi spettacoli racconta storie di grande umanità legate alle vittime degli eccidi e non fa certo propaganda politica".

A Sanremo è scoppiata una polemica per l'organizzazione di una mostra dal titolo "Testa per Dente", sui crimini fascisti in Yugoslavia 1941-1945. La mostra fotografica è stata accompagnata da una conferenza e dalla proiezione del documentario "Oltre il filo", sui campi di detenzione italiani nei Balcani durante la seconda guerra mondiale.

Un'iniziativa organizzata appena due giorni prima della celebrazione del Giorno del Ricordo, con una consecutio temporum che difficilmente può apparire casuale, e che certamente non contribuirà a distendere gli animi.

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