
Non c'è nulla di nuovo: puntualmente ogni settimana un fiero alfiere rosso - che sia un politico, un giornalista o un intellettuale - si presenta in televisione con aria orgogliosa, mette nel mirino un esponente del governo e spara a zero ritenendo di possedere lo scettro della verità assoluta. Spesso nel mirino finisce Giorgia Meloni, che proprio ieri sera è stata al centro della sferzata arrivata da Corrado Augias. Il che non stupisce: il solito livore, le solite chiacchiere scatenate dalla vittoria del centrodestra alle elezioni.
Lo scrittore è stato intervistato da Giovanni Floris nel corso dell'ultima puntata di Dimartedì, programma in onda su La7. Il conduttore ha chiesto se si può essere di destra senza farsi attaccare in maniera automatica l'etichetta di fascista. Una domanda logica, visto che - in particolar modo in prossimità del 25 aprile - si fanno le analisi del sangue ai rappresentanti del centrodestra e si chiede di fare sempre di più. La sinistra insaziabile e l'ormai noto disco rotto sul pericolo del ritorno fascismo.
La litania rossa prosegue nonostante Meloni più volte abbia utilizzato parole inequivocabili prendendo le distanze e condannando i totalitarismi. Eppure siamo ancora qui con Augias che continua a pontificare. "Non fa, e non può fare, abbastanza per staccare la sua immagine da quella della giovane neofascista che era quando aveva 20 anni", ha affermato in tv. Forse non ha letto, o fa finta di non ricordare, la lettera con cui il presidente del Consiglio ha riconosciuto senza mezzi termini l'importanza della Liberazione.
Non è stata l'unica analisi effettuata da Augias nei confronti del capo del governo. Ha accusato Meloni di puntare molte volte sull'aggressività piuttosto che ricorrere alla compostezza e alla competenza sui temi: per lo scrittore quel modello sarebbe stato scelto dal presidente del Consiglio "perché corrisponde alla vita che ha fatto" e al lungo percorso politico portato avanti fin da giovane. In sostanza ha dato una lettura psicologica più che politica per quanto riguarda il modo di fare di Giorgia Meloni. "Fatica a spogliarsi di questo abito", ha aggiunto Augias.
La sinistra propone il solito copione tirando in ballo il presidente del Consiglio e chiamando in causa l'aspetto del fascismo.
Ma a questo punto anche la domanda è sempre la stessa: si può affrontare la questione politica senza pregiudizi e spazzare via dal campo l'eterno sospetto di presunti legami tra l'attuale centrodestra e momenti storici del passato che nulla hanno a che fare con oggi? Il dibattito pregiudiziale e inquinato non è sano.
anche lui.....conoscitore di " valigette " di dollarasky russi....
lasciateli parlare, il ridicolo li seppellirà.
Ma poi l’età si è portata via quell’uomo lucido e brillante e ci ha restituito questo clone.
Peccato, il giovane Augias manca molto.
Immagino che si riferisca al fatto che la destra voglia mettere in carcere i criminali con tutte le misure che si rendessero necessari. Poi, altra caratteristica del Fascismo è la difesa del popolo italiano inteso come soggetto culturale ed etnico, cosicchè osano mettere un freno all'arrivo di milioni di giovani maschi africani ben protetti dalle Leggi internazionali che in virtù del loro solo numero creeranno molti problemi ai nativi. Ci dica se incolpa la Meloni di questi crimini.
Tutti con la memoria corta .....certi comunisti ...memoria cortissima e concetto della morale prossimo a rasentare il suolo.
Eppure.....ancora e ancora danno lezioni alle greggi belanti.....
Indicibili facce toste....
Comunque prevedo che il trito mantra del fascismo e dell antifascismo, presto verra a noia pure all elettorato di sinistra.
Quando finirà questa disgrazia Italiana che cambia connazionali in astiosi nemici, sarà veramente troppo tardi.
.. è per questo che sono così incavolati perché adesso, “ il cibo” se lo devono lavorare !!!
È esattamente della stessa razza di livorosi accecati dalla rabbia di non contare più niente.
Ma ci rendiamo conto del loro modo di 'fare politica'? Si attaccano agli aggettivi, criticano le singole frasi isolate dal contesto e persino le singole parole dette oppure sbraitano perché NON dette!
Ma pensano davvero di recuperare credito con un atteggiamento che è solo DISFATTISMO, DISCREDITO e ODIO senza senso?
E' CANCRO ROSSO! Sono d'accordo, Giorgio5819, "e se iniziassero a rimuovere le metastasi del comunismo?".