"Mai detto che fonderò un partito". Vannacci smentisce (ancora) l'addio alla Lega

Il generale viene accolto festosamente a Pontida dai giovani militanti del Carroccio, che cantano insieme a lui l'omonima canzone di De Gregori: "Ci vedremo ancora a Pontida, l'onda sta diventando tsunami"

"Mai detto che fonderò un partito". Vannacci smentisce (ancora) l'addio alla Lega
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Tra un assaggio di arrosticini negli stand già montati sul pratone di Pontida e qualche canzone intonata insieme ai giovani leghisti, Roberto Vannacci ribadisce ancora una volta che non ha alcuna minima intenzione di fondare un proprio partito che possa fare concorrenza alla stessa Lega: "Non l'ho mai detto", dichiara il parlamentare europeo eletto lo scorso giugno. Intercettato da alcuni giornalisti presenti alla festa leghista dei giovani del Carroccio nel Bergamasco, a chi gli faceva notare che qualcuno ha messo in dubbio la sua presenza, ha poi risposto: "Qualcuno in malafede, qualcuno che non mi conosce", ha osservato. Insomma, il generale non solo non lascia, ma anzi raddoppia. La dimostrazione risiede tutto in una risposta a una richiesta di un saluto in video di un militante, al quale ha detto: "La prossima volta ci vediamo qua a Pontida e magari da qualche altra parte visto che l'onda sta diventando tsunami".

Per Vannacci si tratta di una prima volta assoluta al radunno annuale di Pontida, dopo la candidatura (poi rivelatasi un notevole successo) annunciata nell'aprile del 2024 da Matteo Salvini - che era al fianco dello stesso ex comandante della Brigata paracadutisti "Folgore" - per l'Eurocamera di Bruxelles e Strasburgo. E l'accoglienza per lui è stata dirompente: "Abbiamo visto arrivare il generale, quindi gli mettiamo questa canzone", ha annunciato uno dei giovani leghisti del Veneto in uno degli stand al raduno nelle valli bergamasche prima del lancio della celebre canzone di Francesco De Gregori. "Un generale, c'è solo un generale", "Non si molla mai", hanno poi urlato, anche con un lungo applauso, i ragazzi sotto lo stand caratterizzato dalle bandiere con il Leone di San Marco.

E del resto ci ha pensato poi anche il segretario federale in persona a mettere a proprio agio l'autore del discussissimo libro "Il mondo al contrario", abbracciandolo e cantando insieme a lui il brano "Generale", in una sorta di karaoke. Poi, dal vicepresidente del Consiglio è arrivata la conferma del fatto che Vannacci voglia fare un suo partito personale: "Di solito se uno viene a una iniziativa di partito non lo fa perché sta lavorando per un altro partito. Se sono sicuro? Sì, assolutamente", ha risposto Salvini.

Dopo la festa di questa sera, dove si è recato anche il ministro dell'Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, domani la giornata sarà particolarmente interessante, anche perché cade temporalmente in piena fase conclusiva del processo a carico di Salvini, imputato a Palermo per sequestro di persona sul caso Open Arms (i pm hanno chiesto una condanna a sei anni).

I prima interventi dal palco cominceranno alle ore 10 di domenica anche con una serie di ospiti internazionali: con il ministro dei Trasporti, infatti, saranno presenti ance l'olandese Geert Wilders, il premier ungherese, Viktor Orban, e poi ancora André Ventura, presidente del partito portoghese Chega (Basta), senza dimenticare i freschi vincitori delle elezioni austriache del Partito della Libertà.

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