Andare al voto il 10 febbraio. Le spinte politiche per l'election day si stanno facendo sempre più pressanti. All'indomani del vertice fiume tra Silvio Berlusconi e Angelino Alfano, anche il leader della Lega Nord Roberto Maroni ha invitato il Pdl a staccare la spina al premier Mario Monti e andare al voto al più presto: "Faccio una proposta ad Alfano, l’election day il 10 febbraio anticipando la scadenza della legislatura".
A margine di una convention della Lega a Genova, il segretario leghista ha detto chiaramente che accordarsi per l'election day è possibile solo ad una condizione: Alfano e il Pdl devono far cadere il governo dopo l’approvazione della legge di stabilità. Una soluzione che andrebbe, appunto, ad aprire nuovi scenari, anche nel rapporto tra il Carroccio e il Pdl. Maroni ha, infatti, fatto sapere più volte di condividere la proposta dell'ex Guardasigilli di fare l’election day il 10 febbraio per risparmiare 100 milioni ero. "Però - h avvertito Maroni - Alfano deve darsi una mossa a staccare la spina all'esecutivo, così Monti cade, si sciolgono le camere prima di Natale e si va al voto anticipato". Tuttavia, il leader del Carroccio teme che il Pdl non lo farà. Secondo Maroni, nel Pdl c’è infatti grande confusione: "Non so con chi parlare, parlo con tutti ed ho risposte diverse. Ma non sono in ansia per questo, noi andiamo comunque per la nostra strada".
Nel frattempo, anche all'interno del Pdl si fa strada in modo sempre più concreta la possibilità dell'election day, anche se c'è qualche dubbio su quale data scegliere. Al termine del vertice di ieri Berlusconi aveva, appunto, proposto il 10 febbraio per le regionali e per le politiche. Anche il coordinatore del Pdl Denis Verdini ha spiegato che il Pdl è determinato a ottenere l’election day, anche a costo di aprire la crisi di governo. Del tutto condivisibile, secondo il capogruppo alla Camera Fabrizio Cicchitto, "la richiesta al governo di un election day che, ragionevolmente, anche per completare i lavori parlamentari potrebbe, a nostro avviso, essere fissato per il 10 marzo". Secondo il governatore della Lombardia Roberto Formigoni, invece, non sarebbe una buona conclusione per il governo Monti se ci fosse una crisi causata da un mancato election day.
Formigoni ha, quindi, sottolineato che sarebbe "razionale" far convergere il 10 febbraio il voto delle tre Regioni e "lasciare che la legislatura si concluda regolarmente con l’approvazione della legge elettorale, della legge di stabilità e con il voto il 7 aprile".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.