È scontro tra governo e opposizione sul Mes. La commissione Esteri, infatti, esaminerà dalla prossima settimana le proposte di legge per ratifica del Meccanismo europeo di stabilità. Secondo il governo Meloni, in questo momento non è uno strumento utile per l'Italia e rischia di essere controproducente. "Io sono sempre stato favorevole al Mes, da uomo di Forza Italia, ma anche come Forza Italia abbiamo molte perplessità sul regolamento del Mes, perché rischia di essere uno strumento controllato da nessuno, il suo capo non riferisce a nessuno", ha osservato il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani al Forum Ansa-Pe. "Non mi pare che ne abbiamo bisogno in questo momento", ha poi aggiunto. A ribadire la posizione contraria è stata Giorgia Meloni, intervenuta in occasione del question time alla Camera:
"L'Italia, finché ci sarà un governo guidato dalla sottoscritta, non potrebbe mai accedere al Mes. E temo che non potranno accedere neanche gli altri". La sinistra, invece, spinge per la ratifica e attacca il governo. "Come gruppo Pd ci batteremo per dare il via libera al provvedimento che può permettere di avere uno strumento utile per la credibilità del nostro Paese, per la stabilità dell'economia europea e del suo sistema bancario", ha affermato il capogruppo del Pd in commissione Esteri alla Camera, Enzo Amendola. Dello stesso parere anche Piero De Luca, vicepresidente dei deputati del Pd, il quale ha sottolineato che il governo "non ha più alibi" e che l'Italia "è l'unico Stato a non aver ancora ratificato l'accordo sottoscritto". Tuttavia, la sinistra ignora ancora una volta i rischi legati all'accesso al Mes. Oppure, e sarebbe ancora più grave, li conosce e fa finta di nulla.
Meloni ha ragione, perché rischia di far male all'Italia
Il governo subisce il pressing non solo della sinistra ma anche dell'Unione europea. Pascal Donohe, presidente irlandese dell’Eurogruppo, ha spiegato che la ratifica "sarebbe vantaggiosa per tutti", perché rafforzerebbe la capacità dell’Ue "di fronteggiare situazioni di dissesto che dovessero verificarsi in futuro". Nel recente passato, tuttavia, molti esperti hanno illustrato i rischi legati al Mes e alla sua applicazione.
Come riportato da Start Magazine, tra questi c'è anche il professor Francesco Giavazzi, ex consigliere di Mario Draghi a Palazzo Chigi, che ha spiegato i motivi per i quali il Mes attuale va riformato. La prima critica l’ha rivolta contro la funzione principale del Mes, che è quella di erogare prestiti a Paesi con difficoltà di accesso ai mercati. "Chiedere aiuto al Fondo significa ammettere che quel Paese non riesce più a finanziarsi sul mercato: un segnale di debolezza che potrebbe scatenare la speculazione", ha spiegato il professor Giavazzi. La riforma del Mes renderebbe pertanto più dannoso, per la nostra reputazione sui mercati, l’accesso a quei prestiti.
Una trentina di docenti di economia, raccontano in un appello pubblicato sul web i rischi legati al Mes. L'ex Fondo salva-stati, osservano nella lettera pubblicata su La Fionda - e sottoscritta, fra gli altri, da Paolo Pini dell'Università di Ferrara e da Nicola Acocella dell'UUniversità di Roma La Sapienza - è nato malissimo e riformato peggio. Non si vede perché il compito di backstop per l’unione bancaria debba essere affidato a un organismo al di fuori delle istituzioni comunitarie, di diritto lussemburghese, che per statuto è tenuto a perseguire il solo interesse dei creditori e dunque a non prendere in considerazione – o comunque a mantenere in subordine – gli interessi politici generali.
Che cos'è il Mes
Istituito mediante un trattato intergovernativo, al di fuori del quadro giuridico dell'Unione europea nel 2012, il Mes, come spiega la Banca d'Italia ha la funzione di concedere, sotto precise condizioni, assistenza finanziaria ai paesi membri che - pur avendo un debito pubblico sostenibile - trovino temporanee difficoltà nel finanziarsi sul mercato. Il Mes concede prestiti nell'ambito di un programma di aggiustamento macroeconomico, oltre ad acquista titoli di debito sui mercati finanziari primari e secondari e a fornire assistenza finanziaria sotto forma di linee di credito. In altre parole: prestiti in cambio di riforme e maggiore "austerità".
Inoltre, si occupa di finanziare la ricapitalizzazione di istituzioni finanziarie tramite prestiti ai governi dei suoi Stati membri. Il Mes è un'organizzazione intergovernativa regolata dal diritto pubblico internazionale, con sede in Lussemburgo.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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