Si pagherà col telefonino. Realtà o fantascienza?

Dal pagamento elettronico sopra i 50 euro alla scuola in videoconferenza, la rivoluzione digitale del governo si scontra con i limiti tecnologici e il reperimento delle risorse

Si pagherà col telefonino. Realtà o fantascienza?

Se ne parla già da un po': monete e banconote hanno i minuti contati. La battaglia del governo contro l'evasione fiscale passa dai portafogli di tutti, nel nome della trasparenza e della tracciabilità di ogni movimento. Così, se dal 1° luglio 2013 potrebbe essere obbligatorio per negozianti e professionisti accettare il pagamento con bancomat o carta di credito per importi sopra i 50 euro, dal 2014 anche i tesserini magnetici potrebbero sparire.

Come riporta ItaliaOggi, infatti, l'ultima bozza del decreto sviluppo spinge all'iperdigitalizzazione del cittadino: i pagamenti si potranno effettuare con il telefonino, la carta d'identità elettronica diventerà obbligatoria e gratuita e integrerà anche la tessera sanitaria, le ricette mediche saranno digitali.

Contemporaneamente, tutti i pagamenti verso le pubbliche amministrazioni dovranno essere fatti con strumenti elettronici o bonifici, mentre ricette e cartelle cliniche potranno essere consultate online. Novità anche nelle scuole, dove i libri diventeranno digitali a partire dall'anno scolastico 2014-2015 e nelle piccole scuole si sperimenterà l'e-learning, con un insegnante collegato in videoconferenza.

Una rivoluzione degna di un film di fantascienza, in un Paese in cui il digital divide è ancora un problema. Basti pensare che sono ancora molte le zone non coperte da Adsl e dove una connessione veloce è quasi un sogno. Senza contare che secondo l'Istat il 41,7% delle famiglie italiane non è ancora in grado di usare sufficientemente un computer: siamo al 22esimo posto in Europa per diffusione delle tecnologie digitali e, con una velocità media di 5,5 Mbps, addirittura all’80esimo posto a livello globale per quanto riguarda la diffusione della banda larga. Non parliamo nemmeno della diffusione degli smartphone dotati di dispositivo di pagamento e soprattutto dei meccanismi per ricevere denaro dai telefoni di cui dovrebbero dotarsi i negozianti.

Eppure il governo ci prova e nel 2014 un decreto stabilirà la soglia minima per cui sarà "raccomandato" il pagamento elettronico, tramite carta di credito o cellulare. Ma oltre ai problemi tecnici, resta il problema delle risorse per consentire il passaggio al digitale. Adesso, nei Comuni in cui è possibile ottenere la carta d'identità elettoronica, il documento ha un costo a carico del cittadino. Se dovesse diventare obbligatorio a pagare dovrà essere lo Stato.

Una parte dei soldi saranno presi dai 20 milioni di euro stanziati per la produzione e il rilascio della tessera sanitaria (già elettronica e gratuita). Si partirà con circa 30 milioni di euro per arrivare a un finanziamento dal 2014 di circa 82 mln di euro l'anno.

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