- Mark Zuckerberg ha annunciato la fine del fact checking indossando un orologio da polso da 900mila euro. Bene. Bravo. Viva lui che spende i suoi soldi.
- Donald Trump ne dice una più di Bertoldo e adesso disegna il Canada come uno Stato Usa. Se vi scandalizzate, vuol dire che non lo avete ancora capito: è fatto così, gli piace esagerare. The Donald va giudicato per quello che fa, non per quante ne spara.
- Elisabetta Belloni ricopriva il delicato ruolo di capo dei servizi segreti, e che dunque come tale dovrebbe conservare un minimo di riservatezza. Invece si fa intervistare dal Corriere per fornire la sua versione dei fatti, come un navigato politico qualsiasi. Nel colloquio parla di “tritacarne” e “stillicidio”, assicura di non aver “sbattuto la porta” e millanta “illazioni” che farebbero male al Paese (ma perché?). In realtà non si capisce neppure nulla di quello che dovrebbe chiarire. Anzi. Il pezzo, alla fine, proprio a causa dell’utilizzo di termini come “tritacarne”, “stillicidio” e “illazioni”, finisce per rinfocolare le polemiche che un servitore dello Stato forse avrebbe il dovere di spegnere. Se Meloni e Belloni hanno davvero “tracciato la strada di una transizione tranquilla e senza scossoni” beh, qualcosa deve essere andato storto.
- Il rientro di Cecilia Sala è senza dubbio il maggior successo politico di Giorgia Meloni. Per due motivi. Primo, perché ha risolto in pochi giorni una situazione che poteva protrarsi per mesi se non anni: la Francia, per dire, da tempo tre suoi cittadini in carcere in Iran e non riesce a liberarli. Secondo, perché ci ha messo la faccia, è volata negli Usa a sorpresa e ha lavorato affinché il “sistema Italia”, in tutte le sue articolazioni, riuscisse ad arrivare al risultato. A partire da Sergio Mattarella, tutti oggi le riconoscono il merito, anche chi sosteneva che col suo arrivo a Palazzo Chigi l'Italia avrebbe perso autorevolezza e sarebbe rimasta isolata in Europa e nel mondo. Ma a certificare il lavoro della premier, forse, sono soprattutto le parole della madre, del padre e del fidanzato di Cecilia Sala che le hanno riconosciuto “la lucidità e la produttività” necessarie a venirne fuori. Per le polemiche c’è sempre tempo, sia chiaro. Ma ora siamo curiosi di vedere cosa avverrà domani durante la conferenza stampa della premier. Secondo voi, i giornalisti che inondarono di applausi “preventivi” Mario Draghi riserveranno a Meloni lo stesso trattamento per aver liberato una loro collega dalle mani degli Ayatollah?
- No perché se per Supermario si spellarono le mani in quel modo, e tutto sommato non è che avesse fatto chissà cosa ancora, per Giorgia come minimo dovrebbero inchinarsi. Si scherza è, però...
- I tempi, in politica, contano. E Matteo Renzi stavolta ha fatto una figuraccia. Mentre lui nella sua E-News scriveva che “ogni giorno che Cecilia Sala passa nel carcere di Evin a Teheran è una sconfitta per il nostro Paese”, lei era già in volo per tornare a casa. Grazie al governo. Provaci ancora, Mattè.
- La liberazione di Patrick Zaki, quella di Cecilia Sala, di Chico Forti, di Alessia Piperno e tutti gli altri dimostrano una cosa: che quando il governo vuole, può riportare a casa i suoi cittadini. A qualsiasi prezzo, se necessario. Inoltre quanto successo con l'Iran è la tragica dimostrazione, se mai ce ne fosse davvero il bisogno, che per i Marò Latorre e Girone evidentemente gli esecutivi che si sono susseguiti non fecero abbastanza. Non si imposero con la necessaria forza per liberarli dalla detenzione in India. Altrimenti non si spiega perché con i tiranni iraniani sono "bastati" 21 giorni mentre con la democratica India ci vollero quattro anni.
- Sul caso di Ramy e sul clamoroso video pubblicato ieri da tutti i giornali entreremo nel merito domani, in maniera più approfondita. Però oggi non faccio che leggere ovunque che i filmati dimostrerebbero il "razzismo" delle forze dell'ordine italiane, accusate già di fare profilazione sulla base del colore della pelle. Scusate, amici.
Ma che a bordo della scooter ci fossero un egiziano e un algerino i militari lo hanno scoperto dopo l'incidente, non mentre li inseguivano. Vi ricordo che indossavano il casco: come potevano aver fatto "profilazione razziale"?- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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