Parma, leghista suicida Aveva autenticato alcune firme false

Pier Angelo Ablodi, consigliere provinciale della Lega Nord, si è suicidato nei giorni scorsi gettandosi dalla finestra di casa. Il motivo del suo gesto lo avrebbe spiegato lui stesso in una lettera, nella quale ha scirtto "di aver autenticato le firme per fare un favore ad una persona che però non nomina". Lo ha confermato il procuratore di Parma Gerardo Laguardia, ammettendo l'esistenza della missiva. o

La vicenda è quella delle firme autenticate per la presentazione della lista de La Destra alle prossime elezioni comunali del 6 maggio. Alcuni giorni prima del suicidio, uno dei presunti firmatari della lista, l’ex giocatore della Maxicono pallavolo Claudio Galli, aveva denunciato la falsità della propria firma.

Secondo gli accertamenti condotti finora dalla procura, Ablodi, 58 anni, a quel punto avrebbe telefonato alla persona che gli aveva consegnato le firme da autenticare forse per chiedergli spiegazioni e, successivamente, ha deciso di farla finita.

Dopo la denuncia dell’ex pallavolista, la Procura di Parma aveva aperto un’inchiesta per falso. Lo stesso reato che oggi la magistratura ipotizza nei confronti di chi avrebbe consegnato le firme da autenticare ad Ablodi. Esclusa invece al momento l’istigazione al suicidio