Quella a Milano, in piazza Duomo, doveva essere una bella giornata di solidarietà. E invece un gesto quantomeno discutibile di Fedez - che ha voluto strumentalizzare politicamente una vicenda, sulla carta, assolutamente innocua - ha parzialmente rovinato l'iniziativa organizzata tra la Fondazione che prende il nome del cantante e l'Avis per promuovere le donazioni di sangue. Tutto è stato causato da una scaletta organizzativa che evidentemente non è stata particolarmente gradita dal marito di Chiara Ferragni che ha preferito non incontrare gli assessori della giunta regionali della Lombardia.
La contrarietà di Fedez
Come promesso, Fedez si è presentato fisicamente in Duomo per promuovere l'evento "Dona il sangue, salva la vita". Quando era uscito dall'ospedale lo scorso ottobre (era stato operato d'urgenza per due ulcere), aveva dichiarato: "Cercherò in qualche modo di fare accendere un riflettore su questo tema perché senza i donatori io oggi non sarei qui". Così effettivamente è stato. La mattinata milanese è proseguita regolarmente fino a quando il rapper ha voluto palesare tutta la propria contrarietà riguardo la presenza anche di Romano La Russa ed Elena Lucchini. Quando ha preso la parola il primo, Fedez ha infatti lasciato la zona dove si stavano tenendo i discorsi istituzionali per andare a visitare l'unità mobile per la donazione di sangue e i vari stand delle associazioni. Un caso? No, è proprio lo stesso Fedez a confermarlo. "No, non è un caso perché questa cosa l'abbiamo organizzata con la fondazione Fedez con Avis e il Comune di Milano - ha voluto spiegare il cantante -. C'è tanta bella gente, non ho capito il senso della sua presenza - ha proseguito -. Io il signor La Russa non l'ho mai visto coinvolto e nemmeno la signora Lucchini, che ha detto che stava pensando di organizzare un evento".
La replica di Romano La Russa
Fedez parla sostanzialmente di politici "imbucati" all'evento. Ma è lo stesso Romano La Russa a smentirlo immediatamente dopo. "Io sono qui perché sono stato invitato dai donatori di sangue e sono felice e orgoglioso di esserci. Di altri non mi può interessare e soprattutto quando si tratta di omuncoli". L'assessore regionale alla sicurezza non comprende tutte queste polemiche dell'artista: "Non so neanche chi lui sia", ribadisce. Anche se rimane "meritevole quello che ha fatto Fedez e ringrazio in qualche modo anche lui, ma un minimo di rispetto per i presidenti delle associazioni sarebbe stata cosa gradita perché mentre parlavano ha pensato di andare a fare le foto con i fan". La Russa non aveva visto Fedez andare via quando ha preso la parola: "Ma se è così confermo che è un piccolo uomo, molto piccolo. Il suo comportamento era scontato - ha sottolineato -. Lui pensa di avere fatto un atto eroico, in realtà è stato un segno di maleducazione nei confronti dei presidenti e di tutte le associazioni.
Lo ringrazio per l'opera di questa giornata però non si è comportato bene - conclude -. Lui ha scoperto solo oggi Avis perché ne ha avuto bisogno, c'è chi invece da sempre dedica la sua vita a questo. Non è un gesto d'amore verso i donatori".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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