“Pratica barbara legata all'islam”. Cruciani mette ko l’imam Salem

Il rappresentante della comunità islamica attacca: "L'infibulazione esiste nei paesi africani". Secca la replica di Cruciani: "In occidente è praticata solo da comunità islamiche"

screen da Dritto e Rovescio / Rete 4
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Nell’ultima puntata di Dritto e Rovescio, il programma politico serale condotto da Paolo Del Debbio, il dibattito è infuocato di per sé. Il dossier sul tavolo scalda l’animo degli opinionisti: si parla di Islam, donne schiave, infibulate e altre pratiche lontane dalla nostra sensibilità democratiche. Ad accendere definitivamente il diverbio ci pensano i due protagonisti dell’appuntamento su Rete 4. Da un lato Giuseppe Cruciani, noto conduttore radiofonico e mente de La Zanzara. Dall’altro, sul versante opposto della barricata, Sami Salem, imam della moschea della Magliana a Roma.

Due nomi che rappresentano due versioni diametralmente opposte di società. Il primo a prendere la parola è uno dei rappresentanti della comunità islamica che, interpellato nel merito di queste pratiche, si prova a difendere. “L’infibulazione non esiste soltanto nei paesi islamici”, esordisce l’imam Salem. Che poi aggiunge: “Esiste in tutti i paesi africani e in 30 anni qui in Italia non mi è mai capitato un caso di questo tipo”. A smentire le parole dell’imam ci pensano i dati presentati dall’Università Bicocca di Milano e ripresi dal conduttore. In Italia, secondo questo studio, sarebbe “88 mila i casi” di pratica dell’infibulazione. Che tradotto significa “5 mila ragazze a rischio ogni anno”.

Da qui la replica dell’Imam. “Questi casi devono essere denunciati”, risponde. Poi conclude: “Ma perche nessuno lo viene a dire? A me non è capitato nemmeno un caso”. Una spiegazione che non convince affatto Cruciani. Il giornalista di Radio 24, ascoltate le premesse dell’imam, smonta in piccoli pezzi la sua ricostruzione. "Guarda Paolo, io ho sentito tutte le puntate che hai fatto su questo tema. Tutte le persone delle comunità islamiche che hai ospitato dicono, e io ci credo, sono tenuto a crederci, che è una pratica illegale, che è una pratica barbara, che nessuno di loro ha mai saputo nulla. E questo va benissimo, per carità di Dio", premette il conduttore de La Zanzara.

"La cosa che mi stupisce è che negano che sia una pratica legata all'Islam – continua Cruciani-. Non si ha notizia di altre culture, forse alcune culture africane magari nemmeno legate alla religione, in cui si pratica l'infibulazione.

La pratica della mutilazione genitale delle bambine è praticata, almeno in Occidente, soprattutto in Occidente, dalle comunità i-sla-mi-che”, scandisce Cruciani. E conclude: "Dunque l'Islam, come religione che a mio parere ha un rapporto diciamo controverso e tiene le donne ai margini della società, ha un ruolo fondamentale".

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