"C'è una bozza di accordo che verrà sottoposta ai leader, come avevamo detto. È un buon passo in avanti". Sul premierato il governo tira dritto. Al termine del vertice di maggioranza sul ddl che contiene proprio l'elezione diretta del premier, il ministro per le Riforme istituzionali, Elisabetta Casellati, ha annunciato una progressione significativa nei lavori. La notizia, già trepelata nelle scorse ore, è che una quadra nel centrodestra è stata trovata, tenendo anche conto di una serie di osservazioni correttive in punta di Costituzione. Ora l'esecutivo proseguirà il cammino verso la riforma tornando a coinvolgere i leader di coalizione e poi - per quanto possibile, vista la scarsa propensione al confronto sull'argomento - le opposizioni.
"Si tratta della Costituzione italiana e tutte le parole vanno sempre misurate, ci sono stati solo degli accorgimenti rispetto a quello che era il testo che dall'inizio abbiamo esaminato. La Costituzione italiana richiede nella riformulazione degli accoglimenti anche di carattere tecnico per non dar luogo ad interpretazioni. Cerchiamo, nei limiti del possibile, di rendere un testo tecnicamente ineccepibile", ha aggiunto Casellati stamani. Già nelle scorse ore, l'esponente di governo aveva fatto riferimento all'assoluta perizia richiesta dai lavori in corso: "C'è un'attenzione a un testo che già è stato visto in radiografia, bisogna che questa radiografia corrisponda esattamente alla volontà di tutti".
"La proposta di modifica" al ddl sulle riforme che contiene il premierato "verrà sottoposta ai leader per l'approvazione definitiva", ha spiegato il presidente della commissione Affari costituzionali del Senato, Alberto Balboni, al termine del vertice svoltosi in stamattina a Palazzo Madama. La proposta - ha proseguito il senatore meloniano - dopo l'approvazione dei leader di maggioranza, verrà depositata come "emendamenti della maggioranza a firma di tutti i nostri capigruppo". Gli emendamenti, secondo quanto riassunto dallo stesso esponente della maggioranza, sono nell'ordine di "quattro o cinque".
Come anticpato proprio dal Giornale, tra i punti sui quali è stato raggiunto un accordo all'interno del centrodestra ci sono le modifiche alle norme anti-ribaltone e le correzioni sul limite dei due mandati consecutivi per il premier, con la previsione di un terzo solo se all'inizio si è fatta meno della metà della legislatura. Infine, stando a quanto trapelato, il premier avrebbe oltre al potere di nomina dei ministri quello di revoca. "Questo è un disegno di legge importantissimo.
Non possiamo nemmeno lontanamente immaginare di presentare un testo prima che sia stato ben guardato e approvato dai leader", ha aggiunto il senatore Balboni. Sull'argomento, infatti, il governo è intenzionato a procedere con compattezza, vista anche la portata storica della riforma.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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