"Mi occuparono casa mentre ero al lavoro, la Salis lo provi sulla sua pelle"

Il racconto di un 59enne smaschera l’attivista di estrema sinistra. E a salvarlo fu proprio il partito di Fratoianni e Bonelli che ha portato in Europa la paladina dell’abusivismo

"Mi occuparono casa mentre ero al lavoro, la Salis lo provi sulla sua pelle"
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Paladina dell'abusivismo, Ilaria Salis continua a fare parlare di sè. Nelle sue prime esternazioni da europarlamentare, l'attivista di estrema sinistra ha parlato con orgoglio di una serie di reati riguardanti la casa, trovando il pieno sostegno di Nicola Fratoianni, abituato a salire sul carro alla prima occasione utile, a tal punto da difendere l'indifendibile. Una teoria folle, quella sull'occupazione delle case, che cozza con la realtà, con le storie drammatiche di malviventi che hanno rovinato la vita agli italiani. Una testimonianza è quella di Umberto, un inquilino 59enne delle case popolari di Quarto, in provincia di Napoli, che ha tenuto a stigmatizzare le castronerie della neoeletta con Alleanza Verdi-Sinistra.

L'uomo ha trascorso nove giorni da incubo, costretto a dormire in auto, dopo che la sua casa era stata occupata da estranei mentre lui era a lavoro. Una tragedia sventata dall'intervento di Francesco Emilio Borrelli, deputato di Alleanza Verdi e Sinistra, lo stesso partito della Salis. "Voglio dire solo una cosa a Ilaria Salis e a chiunque la pensi come lei sulle occupazioni. Dovrebbero provare, almeno una volta, la sensazione di rientrare dal lavoro, dall'ospedale, dal supermercato e vedere che la chiave non apre più la porta di casa tua, che qualcuno si è infilato nel tuo letto e si è disfatto dei tuoi vestiti, ha ripulito il frigo e buttato via i mobili dalla finestra come fossero spazzatura", il racconto di Umberto all'Adnkronos: "Dovrebbero sentirsi, almeno una volta, un fantasma. Proprio come mi sono sentito io quando ho chiamato le forze dell'ordine e mi hanno risposto di tornare alla mia vita, di aspettare fin quando non sarebbe stato possibile liberare l'appartamento occupato da perfetti sconosciuti".

Il campano ha preferito non infierire sulla maestra lombarda, accusata in Ungheria di aver partecipato al pestaggio di tre estremisti di destra, ma le ha augurato semplicemente di trovarsi in quegli stessi panni che lui si è trovato a indossare una mattina di sei mesi fa. Umberto contattò immediatamente le autorità, ma fu comunque costretto a dormire in macchina per diversi giorni: "Ho staccato le utenze ma sono state riattivate subito, mi è stato detto che dovevo avere pazienza... A me, che con gli abusivi dentro casa per nove giorni ho dormito in strada. Non mi sono sentito tutelato, garantito. Mi hanno detto che dovevo aspettare tutte le procedure, se non fosse stato per l'onorevole Borrelli sarei ancora fuori casa". No comment da parte di Borrelli sulla linea Salis-Fratoianni, in netta contrapposizione con le sue battaglie (e con il buonsenso):"Non commento. Io porto avanti le mie battaglie. Non è che c'è tutto questo afflato e questo sostegno. Queste battaglie le ho sempre affrontate da solo e continuerò a vedermela da solo".

Difficilmente la Salis rifletterà sulle parole di Umberto, anche perché impegnata al Parlamento europeo,

dove ha mostrato con fierezza il suo pass. Uno scatto, un bel sorriso e via, alla ricerca di un modo per ripulirsi, archiviando mediaticamente il processo in Ungheria e magari certe dichiarazioni semplicemente imbarazzanti.

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