Matteo Renzi, fondatore d’Italia viva, è intervenuto sul caso Agi, rispondendo a una domanda mentre era ospite di SkyTg24. «Se ci fossero altre offerte - ha premesso l’ex presidente del Consiglio - le direi andiamo a vedere. Ma se Eni ha deciso di vendere a un gruppo editoriale come quello di Angelucci, che è posseduto da un soggetto che è un avversario politico in Parlamento ma che è un editore che da 25 anni crea posti di lavoro, se fossi un giornalista mi sentirei garantito per il futuro». Il leader d’Italia viva ha quindi rivendicato di avere una idea diversa rispetto a quella di chi «grida allo scandalo». E cioè la sinistra massimalista.
Una posizione che Renzi aveva già espresso qualche giorno fa a Milano, dopo un evento del suo partito, che si sta organizzando per le elezioni Europee con la lista Stati Uniti d’Europa.
«Se fossi un giornalista dell’Agi sarei tranquillo con Angelucci», aveva detto, ponendo più di un accento sulla necessità di guardare soprattutto alle logiche di mercato e alla bontà del progetto editoriale. «Se c’è qualcun altro che è disponibile a investire, andiamo a vedere se l’offerta di Angelucci è migliore o peggiore», ha chiosato Renzi.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.