Sul terzo mandato, ormai, è guerra fratricida tra esponenti del Partito democratico. Dalle parti del Nazareno, sede romana del Pd, si respira una brutta aria. Il governatore della Campania, Vincenzo De Luca, non intende deporre le armi e il giorno dopo il via libera del consiglio regionale campano al suo possibile terzo mandato, torna ad attaccare i vertici. In occasione dell’inaugurazione di un centro per l’autismo a Bracigliano, lo Sceriffo si riprende la scena.
In primis, a discapito della “nuova” leadership democratica. Le stoccate di De Luca, anche per i meno maliziosi, sembrano avere un solo destinatario: Elly Schlein e il suo cerchio magico. Le posizioni sono arcinote. Se da un lato la segretaria non vuole rinnovare la fiducia al governatore, dal canto suo De Luca vorrebbe dare prima la parola ai suoi elettori e riprendersi, per la terza volta di fila, la regione Campania. Da qui l’attacco del presidente: “Quando sentite questi dibattiti sul mandato o non mandato – esordisce -, il mandato significa non interrompere un lavoro che richiederà anni, una fatica immane, una conoscenza dei problemi. Questa è la necessità di dare continuità al lavoro”. Poi, a stretto giro, partono le accuse più pesanti: “È sconvolgente – continua - ma come si fa a capire una cosa del genere? Tu blocchi? Cominciare daccapo significa perdere due anni solo per capire come organizzarsi. Questi sono veramente degli irresponsabili”.
Sistemate le correnti dem anti-terzo mandato, De Luca tira in ballo il vero e unico grande problema del nuovo Pd: il raro contatto con la realtà quotidiana e con i suoi elettori. “Abbiamo componenti politiche che vivono fuori dal mondo, che non sanno cos’è una persona di carne ed ossa, se ne fottono, pensano solo a quando si devono ricandidare la volta successiva, questo è tutto”, spiega De Luca. Poi aggiunge: “Noi cercheremo di fare un lavoro di medio e lungo periodo a servizio delle famiglie, con il vostro aiuto ovviamente. Se ci dite che dobbiamo andare a casa ce ne andiamo a casa, ci riposiamo. Ma è un lavoro che deve continuare, perché sarebbe veramente un delitto”. Ma la vera sferzata in chiave anti-Schlein arriva in pieno stile De Luca.
Attraverso la potente arma dell’ironia, il presidente campano si toglie qualche sassolino dalla scarpa: “La riforma più urgente da fare in Italia, l’ho già detto più volte, è la riapertura dei manicomi, vista la quantità di squinternati che c’è in giro”.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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