"Risultato disastroso. Dovrebbe dimettersi". Anche Casaleggio scarica Conte

L'imprenditore e presidente di Rousseau durissimo sul risultato elettorale 5s e su Conte. "Sicuramente servirà una decisione importante. Movimento trasformato in partito unipersonale"

L'ex pentastellato Davide Casaleggio
L'ex pentastellato Davide Casaleggio
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Non finisce più. La pioggia di critiche a Giuseppe Conte dopo la sconfitta pentastellata alle Europee pare inarrestabile. Mentre all'interno del Movimento è iniziata la resa dei conti, le bocciature nei confronti del leader di partito arrivano anche da figure di riferimento della galassia grillina. Così, dopo le rimostranze di Danilo Toninelli, ecco le severe riprovazioni di Davide Casaleggio, presidente dell'associazione Rousseau e figlio di Gianroberto, che fondò il Movimento insieme a Beppe Grillo. Quello dei 5s alle elezioni europee - ha sentenziato infatti l'imprenditore - "è un risultato disastroso".

"Quando prendemmo il 21% alle europee del 2014 Grillo si prese il Maalox. Adesso Macron con un 15% chiama le elezioni. Sicuramente servirà una decisione importante", ha commentato Casaleggio, arrivando a trarre anche delle conclusioni drastiche. Le eventuali dimissioni di Conte? "Parlo da un punto di vista aziendale: un amministratore delegato che gestisse un'azienda in questo modo metterebbe a disposizione il proprio ruolo", ha risposto il presidente di Rousseau. Una sonora bocciatura per l'ex avvocato del popolo.

"Si è voluto trasformare un movimento di milioni di persone in un partito unipersonale, cambiando una regola alla volta e pensando di poter fare meglio. A ogni regola che è venuta meno si sono persi voti: alle politiche 6 milioni, qui altri 2 milioni. Credo sia necessario un pò rivedere le cose", ha argomentato ancora Davide Casaleggio, accusando così la classe dirigente pentastellata guidata da Giuseppe Conte. L'impressione, certo, è che in molti tra i grillini stessero covando una certa insoddisfazione e che aspettassero il primo passo falso dell'ex avvocato del popolo per presentargli il conto. Ebbene, a giudicare dai toni utilizzati in queste ore nell'area pentastellata, sembra che quel momento sia arrivato.

Intervistato infine sul futuro del M5S, Casaleggio ha risposto: "Più che interrogarsi di questo bisognerebbe porsi come obiettivo finale quello di coinvolgere gli italiani: il fatto che il primo partito sia quello dell'astensione dovrebbe far capire a tutta la classe politica che dovrebbe rivedere il suo ruolo".

Inutile fare notare come, nella visione del presidente di Rousseau, in quel futuro non sarebbe contemplata la presenza di Giuseppe Conte, l'avvocato del popolo trasformato in leader politico dallo stesso Movimento. Una creatura pentastellata che ora i grillini duri e puri iniziano a considerare lontana.

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