
Stare fuori dalla maggioranza è facile, e i partiti - almeno teoricamente - possono trarre vantaggi in temini di consensi grazie alle spietate critiche a 360 gradi nei confronti del governo. Ma la sinistra, grazie a impegno e perseveranza, ha centrato un obiettivo: dopo oltre 2 anni, le opposizioni non hanno trovato una solida strategia comune e il centrodestra è in ottima salute. Un paradosso che fotografa tutte le incompatibilità di formazioni politiche e cespugli del potenziale campo largo tanto sognato da Schlein, che diventa sempre più utopia. Anzi, con il passare dei giorni si fa sempre più concreta l'ipotesi della deflagrazione totale. Non resterebbe altro che un campo santo.
A dividere le opposizioni è soprattutto la politica estera, tema su cui Carlo Calenda ha messo all'angolo il Partito democratico: prendere atto che l'asse con il Movimento 5 Stelle è inaccettabile, ora o mai più. "Conte approva le menzogne di Trump e le rivendica come proprie. Questo fatto è per noi dirimente rispetto a qualsiasi tipo di collaborazione parlamentare e locale", ha detto il leader di Azione senza mezzi termini. Minacciando la rottura totale a livello nazionale e territoriale.
Calenda ha accusato il presidente degli Stati Uniti di mentire sulla guerra in Ucraina, sull'entità degli aiuti americani e sul consenso elettorale di Volodymyr Zelensky: a suo giudizio, The Donald vuole tornare a fare affari con la Russia e vessare l'Europa mentre tiene il coltello alla gola del popolo ucraino. Perciò, considerando il tornante della storia che stiamo vivendo, ha avvertito: chi sta con Trump e Putin contro le cancellerie europee è "un traditore dell'Europa e dell'Italia".
L'ex ministro dello Sviluppo economico ha perciò invitato il Pd a prenderne atto e a trarre le dovute conseguenze: "Se avrà il coraggio di rompere ogni legame con i 5S allora si potranno trovare convergenze, altrimenti costruite pure la coalizione della sinistra per Trump e Putin, insieme ai 5S". Insomma, per Calenda è arrivato il momento della scelta e i dem sono al bivio: continuare a seguire Giuseppe Conte o scaricare i pacifisti.
In tutto ciò chi ha visto Elly Schlein? Cosa pensa delle uscite del fu avvocato del popolo? Qual è il suo pensiero sulla manifestazione 5S in piazza contro l'invio di armi all'Ucraina? "Elly, non puoi continuare a fingerti morta", è la bordata finale sganciata da Calenda. Il silenzio assordante è sintomo di forte imbarazzo, anche perché proprio nelle scorse ore si è consumato un duro scontro a Bruxelles: Gaetano Pedullà, europarlamentare del Movimento, ha accusato Pina Picierno di essere "un'infiltrata dei fascisti nella sinistra".
L'attacco scomposto alla vicepresidente del Parlamento europeo del Pd dimostra che ormai il campo largo è ai ferri corti. Per decretare il fallimento manca l'ultima parola di Schlein, che però è ancora illusa dalla strategia testardamente unitaria. Che sta comportando litigi, divisioni e sconfitte.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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