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La Schlein dal padre della Salis: due opzioni per candidarla con il Pd

Incontro tra Roberto Salis, padre di Ilaria, e Elly Schlein: al centro del colloquio la possibile candidatura della maestra antifascista nelle liste europee del Pd

La Schlein dal padre della Salis: due opzioni per candidarla con il Pd
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La possibile candidatura di Ilaria Salis nelle liste Pd per le europee sta prendendo forma. Dopo le tensioni delle scorse ore, nelle quali il padre dell'insegnante detenuta in Ungheria aveva accusato i dem di aver gestito male la questione della candidatura, stamani qualcosa si è sbloccato. Stando a quanto riferiscono fonti del partito, Roberto Salis ha incontrato infatti Elly Schlein per parlare - si legge in una nota - della "situazione incresciosa in cui si trova la figlia". Ma durante il colloquio (prima telefonico, poi di persona) sarebbe stato anche affrontato il nodo delle elezioni. Già di recente, del resto, il genitore della maestra antifascista aveva chiesto rassicurazioni alla sinistra: "Se candidate Ilaria e non viene eletta sarà massacrata", aveva detto l'uomo all'Huffpost.

Secondo indiscrezioni di stampa, due sarebbero al momento le ipotesi in campo: quelle di candidare Ilaria Salis come capolista Pd al Centro Italia o nelle Isole (la 39enne è infatti milanese, ma sarda di origini). Stando sempre a questi rumors, dunque, il discorso sarebbe sceso nei dettagli assumendo così i toni della trattativa. Non sarebbero quindi cadute nel vuoto le parole stizzite di Roberto Salis, che in un'intervista al Foglio aveva strigliato proprio i dem sulla trapelata notizia di una possibile candidatura di sua figlia. "Bisognava gestirla meglio, senza dubbio. Prima di far uscire un'informazione così serviva che tutti fossero allineati", aveva osservato il genitore della donna sotto processo a Budapest.

Invece - aveva altresì lamentato - "così si è innescato un dibattito interno fra le correnti sulla pelle di Ilaria". Implicito ma piuttosto chiaro il riferimento ai sommovimenti creatisi nell'area dem, dove non tutti avevano gradito l'ipotesi di ritrovarsi l'ennesima candidatura di bandiera esterna al partito. La stessa Schlein si era dunque trovata a dover gestire quel confronto interno, senza potersi pronunciare ufficialmente sulla notizia che ormai era iniziata a circolare.

Se il tema delle candidature civiche aveva acceso il dibattito nel Pd, la possibile presenza in lista di Ilaria Salis lo ha fatto ancora di più, agitando soprattutto i riformisti.

Che qualcosa si sia mosso, è poco ma sicuro. Probabilmente, solo nelle prossime ore si avranno ulteriori e più concreti elementi a disposizione.

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