Sullo scudo penale per gli agenti, trovare le differenze tra opposizione e maggioranza è un gioco da ragazzi. Se il sindaco di Milano Beppe Sala la definisce una “sciocchezza” del governo, il generale Roberto Vannacci, dal versante diametralmente opposto, assicura che “non è” assolutamente “un privilegio”. Se mai, “una tutela” di persone che“svolgono il proprio dovere per proteggere i cittadini”. Questa, a ben vedere, è la grande divergenza che nelle ultime ore si sta creando tra i banchi della sinistra e quelli del governo.
Sul dossier scudo penale per le forze dell’ordine, e sul relativo Ddl sicurezza, la sinistra continua a strillare. Secondo la logica della gauche nostrana, una nuova norma che andrebbe ad ampliare le tutele legali per le forze dell’ordine porterebbe direttamente a uno stato di polizia tout court. Esemplari sono le parole di questa mattina, ai microfoni di Rtl 102.5., del sindaco dem per eccellenza, Beppe Sala. "Penso che sia veramente una sciocchezza", ha chiarito il primo cittadino milanese. "Inizino a pagarli meglio e sarebbe già una grande cosa. Gli agenti devono essere pagati meglio, formati meglio, devono essere protetti meglio ma non a livello legislativo", ha spiegato.
Una ricostruzione che ieri, dallo studio di Fuori dal Coro su rete 4, il generale Vannacci aveva già prontamente sventato. "Scudo penale? Non è un privilegio, è la tutela di persone che svolgono il proprio dovere che è proteggere i cittadini. Le forze dell'ordine devono essere depenalizzate", ha evidenziato l’esponente europeo del Carroccio. Ma il ragionamento dell’eurodeputato leghista era molto più articolato: a finire nel mirino ideologico del generale era la sinistra incline a coccolare i violenti e distante dalle istanze delle forze dell’ordine. "Quello che succede è il risultato di decenni di delegittimazione e depotenziamento delle forze dell'ordine. La sinistra è sempre stata dalle parti degli immigrati, si schierano contro i poliziotti, contro quelli che occupano le case abusivamente", ha detto Vannacci incalzato da Mario Giordano.
Insomma, l’esatto opposto di quanto il sindaco di Milano continua a ripetere da giorni. Prima tacendo sulle violenze di Piazza Duomo e poi, come se non bastasse, scagliandosi contro il governo su qualsiasi modifica volta a tutelare gli agenti in divisa.
E sul caso di Ramy Elgaml, il giovane ragazzo morto a bordo di uno scooter, le differenze si ripetono. Mentre Sala ribadisce che l’inseguimento notturno dei poliziotti e le loro parole sono “inaccettabili”, la maggioranza si ha fatto quadrato intorno agli agenti.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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