"Stanno votando una persona malata". La strumentalizzazione del grillino contro Marco Bucci

Il sindaco di Genova è in corsa per la Regione Liguria e da Morra (M5s) è arrivato un attacco sulla sua malattia. Indignazione nel centrodestra: "Essere spregevole", "Vomitevole e vergognoso", "Infami e iettatori"

Nicola Morra
Nicola Morra
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La campagna elettorale in Liguria è entrata nel vivo e tra poche settimane si tornerà al voto per eleggere il prossimo presidente della Regione. Il centrodestra ha deciso di candidare Marco Bucci, attuale sindaco di Genova, particolarmente apprezzato per come ha saputo gestire la città facendola crescere. Dall'altra parte, il centrosinistra ormai a pezzi, con un campo largo inesistente e l'alleanza tra Pd e M5s che scricchiola ogni giorno di più, ha deciso di appoggiare la candidatura di Andrea Orlando, ex ministro del Lavoro. Ma in queste ore, più che la sfida politica tra i due sta tenendo banco una dichiarazione scomposta e fuori luogo dell'ex esponente del M5S, Nicola Morra, che in secondo quanto riportato in un'intervista pubblicata su Il Foglio avrebbe dichiarato: "Come dissi per la povera Iole Santelli in Calabria, motivo per il quale poi venni travolto dalle ingiurie, gli elettori liguri devono essere consapevoli che stanno votando una persona malata che potrebbe non terminare il mandato".

Lo scorso maggio, il sindaco di Genova ha comunicato di avere un tumore metastatico, una neoplasia ai linfonodi per la quale è in cura, che non sta inficiando il suo mandato. Si sente in forze per intraprendere il percorso al Palazzo della Navigazione generale italiana in caso di elezione. Le parole di Morra, che cerca di screditare l'avversario politico di Orlando spostando l'attenzione sulla sua salute, vanno contro ogni etica politica e ogni ragionamento di buon senso, oltre che essere vergognosamente strumentali. "Alle volte, purtroppo, il dibattito politico scende a livelli inaccettabili. Tuttavia, è fondamentale ribadire che la salute di una persona non dovrebbe mai essere strumentalizzata. La malattia non limita il valore e la capacità di chi, come Marco Bucci, ha già dimostrato di essere un amministratore eccellente e appassionato. Sono sicura che, se eletto, sarà un grande Presidente della Regione Liguria, pronto a guidarla con la stessa energia e determinazione che lo hanno sempre contraddistinto. Forza Marco", ha dichiarato il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni.

"Le sue dichiarazioni non mi sorprendono: sono la conferma di una grave malattia che affligge Morra e per la quale non esiste cura. È la cretinagine acuta", ha dichiarato Giorgio Mulè, vicepresidente della Camera. Molto più deciso l'intervento di Patrizia Marrocco, deputata azzurra e promotrice della legge sull’oblio oncologico, che bolla Morra come "un essere spregevole", "che vorrebbe malati oncologici condannati all’oblio". Non meno duro l'intervento di Matteo Salvini, che dai social dichiara: "Se questi sono gli argomenti della sinistra... Quindi i malati oncologici devono smettere di vivere, di lavorare, di combattere? Vomitevole e vergognoso". Il deputato e responsabile organizzazione di Fratelli d'Italia, Giovanni Donzelli, definisce le parole di Morra come "gravemente offensive e lesive, non solo nei confronti di Marco Bucci al quale mando il mio personale abbraccio, ma di tutti i pazienti oncologici che, a dispetto di quanto pare pensino le sinistre, non perdono i diritti sociali e politici". Donzelli conclude con un auspicio: "I liguri seppelliranno questi infami iettatori con una valanga di consensi per Bucci, che governerà con energia la Regione per i prossimi 10 anni".

Dal canto suo, Morra grida all'imboscata da parte del quotidiano che ha pubblicato la sua intervista: "Mi hanno teso un tranello". E aggiunge: "Mi sono attribuite tesi che non sono per nulla mie, con un titolo assolutamente immorale che mi attribuisce una sorta di avversione nei confronti dei malati oncologici e di conseguenza anche del sindaco Bucci".

Intanto da più parti si chiede a Morra di scusarsi. "Ha trovato un modo ignobile per far parlare di sè e farebbe bene a ritirarsi definitivamente nell'anonimato politico", ha dichiarato l'onorevole Ugo Cappellacci.

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