Lo Stato si “nasconde” a Corvetto, s’è svegliato Fini e Sanremo: quindi, oggi…

Quindi, oggi...: il disastro di Macron, il Festival della canzone italiana e Salis

Lo Stato si “nasconde” a Corvetto, s’è svegliato Fini e Sanremo: quindi, oggi…

- Il libro di Angela Merkel ha venduto 200mila copie in una settimana. Era prevedibile, visto che ha governato per un periodo infinito la macchina da soldi della Germania e conserva tanti segreti sulle relazioni internazionali. Basterebbero tutti i giornalisti, che sicuramente l’avranno acquistato, per giustificare il successo. Tuttavia il sottoscritto ha iniziato a leggerlo ed è davvero terribile, almeno nella parte che ripercorre l’infanzia nella DDR: zero passione, poca verve, pare scritto da un bambino di terza elementare.

- E poi vi stupite se i giornali condannano gli indagati prima ancora che il processo abbia inizio? Vi stupite del circo mediatico-giudiziario? Dovete sapere che a Bolzano un giornalista pubblicista di 27 anni è stato posto agli arresti domiciliari perché accusato di essere “l’uomo di fiducia” di un commercialista finito nei guai. Così il Consiglio regionale dell’Ordine dei giornalisti (ente inutile che andrebbe abolito) ha deciso di sospenderlo. Prima che il processo si celebri. Prima ancora che l’arrestato possa dire la sua, magari tramite un avvocato. Vi ricordo che al momento il povero 27enne è innocente fino a prova contraria, non va punito prima del tempo. È tremendo che l’Odg non conosca le basi della Costituzione italiana e non abbia atteso prima di prendere un provvedimento del genere.

- Quando il governo sbaglia, sbaglia. Piantedosi oggi difende la misura che impedisce a chi affitta casa per brevi periodi di utilizzare le keybox. Dice il ministro: chiudiamo le frontiere, quindi è giusto anche garantire il rafforzamento delle misure di sicurezza assicurando l’accesso alle strutture ricettive solo previa identificazione degli occupanti. Balle. Nel senso buono del termine. Oggi è possibile aprire un conto corrente online senza vedere manco per sbaglio il richiedente. Lo stesso dicasi per lo Spid. Perché per gli affitti no? Ma tanto vedrete che il mercato è più forte delle regole: le keybox continueranno ad esistere, magari in altra forma, e l’identificazione la si farà via smartphone con una banale videochiamata.

- Gianfranco Fini: “Non torno in campo perché non esistono uomini per tutte le stagioni”. Eh no, caro Gianfranco. Non torni in campo perché, dopo il suicidio politico che hai consumato, non ti voterebbe manco il cognato (ogni riferimento a fatti realmente accaduti è puramente casuale).

- “Quando Giorgia Meloni ha iniziato il suo percorso io non credevo che potesse ricomporre una comunità politica che era stata per molti anni anche una comunità umana. Non ci credevo. Ho sbagliato. Ha costruito un piccolo autentico capolavoro”. Coraggioso Fini ad ammettere l’errore, anche se non ci sorprende che non l’avesse capito. E poi ci sarebbe da aggiungere una cosa: il “capolavoro” della Meloni nasce per rimediare alle ceneri lasciate da lui. E forse anche in opposizione alla parabola che Fini fece fare alla destra italiana.

- Quindi Giuseppe Conte sostiene che il M5S non è di sinistra, però in Ue siede nel gruppo dell’estrema sinistra. E a farglielo notare è Stefano Bonaccini, che sarebbe un pezzo grosso della sinistra. Direbbe Timon (sì, quello del Re Leone): “Mi sta sfuggendo qualcosa?”.

- Sapete cosa mi colpisce di Corvetto e che forse non è stato sottolineato abbastanza? Che gli striscioni appesi in strada non chiedono “verità” solo per Ramy, ma anche per Rafa, ovvero il tizio che ha guidato lo scooter come fosse un missile e ha portato alla morte l’amico che era con lui. Capisco chiedere chiarezza per la fine di Ramy, che non guidava. Ma per Fafa ce l’abbiamo già: doveva fermarsi al posto di blocco e non scappare dall’inseguimento. É stata una follia.

- Il Festival di Sanremo potrebbe non andare più in onda sulla Rai. Sintetizzo: una società di eventi voleva partecipare al bando per acquisire l’uso del marchio del Festival della Canzone italiana, ha inviato al Comune una manifestazione di interesse che non è neppure stata presa in considerazione. Quindi ha fatto ricorso e oggi il Tar gli ha dato ragione: da anno prossimo sarà necessario fare una gara oppure la Rai dovrà rinunciare al marchio, il che sarebbe comunque un danno. Solo l’Italia riesce a produrre un pastrocchio così per l’evento televisivo più importante dell’anno. In fondo siamo la patria degli azzeccagarbugli.

- Il video di Ilaria Salis sulle periferie pare uno spot della bella occupazione. Non è solo assurdo che un eurodeputato sostenga il furto di case (siano esse private o del pubblico), ma risulta veramente imbarazzante il modo in cui “legge” o recita il discorsetto. Fa quasi paura.

- Ieri avevo ragione e oggi ho vinto una scommessa. I giornali hanno dato “la colpa” della crisi di governo in Francia ai “populisti”, cioè a Le Pen e Melenchon. Ma non è vero. La verità è che Emmanuel si regge sul filo del rasoio e per colpa di un suo azzardo, cioè lo scioglimento delle camere, ora non ha più una maggioranza di parlamentari con cui tenere in piedi un governo. È solo colpa sua.

- Sia lode al presidente del Mantova calcio che ai ragazzi del suo vivaio ha detto: chi non rimedia alle insufficienze l'anno prossimo non gioca. Giusto così.

- A quanto ci risulta, subito dopo l'incidente che è costato la vita a Ramy, in prefettura è stato deciso di far fare "un passo indietro" ai Carabinieri a Corvetto. Sintetizzo: Milano è divisa in tre aree per il pronto intervento e di solito in quella del quartiere teatro degli scontri opera l'Arma. Dopo l'incidente, però, le "zone" sono state invertite e a Corvetto sono stati mandati i poliziotti. Giusto? Sbagliato? Probabilmente è stata una scelta conservativa, per evitare tensioni.

Eppure molti carabinieri - pur ubbidendo in silenzio - ritengono che sia una mezza sconfitta dello Stato e forse anche una ammissione di colpevolezza. È normale che le forze dell'ordine debbano "nascondersi" per raffreddare gli animi?

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