TonyEffe farà il suo concerto di Capodanno al Palaeur. L'indiscrezione anticipata dall'Adnkronos è stata confermata dal cantante romano sul suo profilo Instagram.
La società Vivo concerti che segue TonyEffe ha, infatti, opzionato ad Eur spa (che gestisce il Palaeur) le date del 30 e del 31 dicembre 2024 per un concerto con prezzi calmierati a dieci euro. Il noto trapper, che sarà in gara al Festival di Sanremo, sfida il Comune di Roma e il sindaco Roberto Gualtieri che ha rinunciato alla sua esibizione al Concertone di Capodanno dopo le veementi proteste del mondo femminista e del centrosinistra capitolino."Mi sono scusato con Tony Effe per non aver considerato adeguatamente il fatto che quella scelta sia stata compiuta da chi si è occupato dell'organizzazione", aveva detto il sindaco Gualtieri per giustificare la marcia indietro sulla presenza del cantante accusato la misoginia e il sessismo presente nei testi delle sue canzoni. "Trattandosi di un evento pagato con fondi pubblici - aveva aggiunto il sindaco - non deve creare polemiche e quella scelta avrebbe creato contrapposizione e l'abbiamo cambiata". Secondo Gualtieri, non si tratta né di censura né di una decisione contro Tony Effe, ma di "una decisione presa per evitare che un momento speciale, in cui una comunità si unisce, non diventi un'occasione di divisione e di polemica, per fortuna non c'erano contratti firmati e non ci sono penali da pagare". Il problema, per il Comune di Roma, è che ora potrebbe saltare proprio il Concertone del Circo Massimo visto e considerato che anche altri artisti come Mahmood e Mara Sattei, in segno di solidarietà con Tony Effe, hanno dato forfait. Le prossime quarantotto ore saranno decisive e, durante il brindisi natalizio con la stampa in Campidoglio, il sindaco ha semplicemente detto: "Vedremo".
Intanto, è nata una sorta di shitstorm sui social nei confronti degli artisti che hanno espresso solidarietà a Tony Effe."Non osare mai più parlare di femminismo e di diritti delle donne", scrive una utente ad Emma Marrone, che replica infuriata: "Mamma mia che despota. Quanta confusione. Censura artistica e diritti delle donne... tutto nello stesso pentolone. Giusto per offendermi a prescindere. Brava". La polemica ha travolto anche Mahmood e Mara Sattei, Giorgia e Noemi. "E pure vi etichettate come femministe", è il commento ricorrente. Vladimir Luxuria cita in un post un verso di Tony Effe ("Mi dici che sono un tipo violento/ Però vieni solo quando ti meno…") per poi sottolineare la presa di posizione degli altri artisti: "Mahmood e Mara Sattei decidono di non partecipare al capodanno a Roma in solidarietà contro il passo indietro del Campidoglio sull'esibizione del trapper romano. Emma e Giorgia parlano di censura".
Da qui la provocazione: "Quindi da ora in poi sdoganiamo qualsiasi linguaggio misogino, omofobo, contro i disabili perché chi si oppone a questo linguaggio viene tacciato di censura. Si fanno gli interessi delle donne o delle case discografiche?".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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