da Milano
Dieta dimagrante per Sanpaolo-Intesa e la Borsa festeggia. Ieri, in un mercato debole, il gruppo torinese ha messo a segno un guadagno dello 0,8%, a 16,9 euro. Intesa è salita dello 0,7%, a 10,8 euro. Ma a brindare più degli altri è stata Alleanza (più 2,4%, a 10,15 euro). I vincoli posti dallAntitrust alla fusione andranno quasi certamente a riempire le tasche degli azionisti del gruppo assicurativo. La decisione è stata accolta con favore anche dai vertici del gruppo. «È una notizia attesa, ce laspettavamo», ha dichiaro Pietro Modiano, direttore generale del Sanpaolo. E lagenzia di rating Standard&Poors ha promosso ad AA- da A+ i debiti a lungo termine di Intesa e ad A-1+ da A-1 quelli a breve termine, con prospettive stabili. Lintervento dellAntitrust, infatti, migliorerà i rapporti di solidità patrimoniale del gruppo.
Ma procediamo con ordine. LAutorità per la concorrenza ha condizionato il via libera al matrimonio tra Intesa e Sanpaolo a un taglio di sportelli e a un ridimensionamento delle partnership nel settore assicurativo. In particolare il nuovo gruppo dovrà cedere 748 filiali, 103 in più di quelle già promesse al Crédit Agricole. E rinunciare, per i prossimi due anni, ad aprire nuove filiali in 19 province italiane.
Secondo le simulazioni di un analista la vendita di nuove filiali porterà nelle casse di Intesa-Sanpaolo circa 1,2 miliardi, con una plusvalenza di 650 milioni. Tutti soldi che andranno ad aumentare il capitale in eccesso della nuova banca, stimato in 4 miliardi, e che, molto probabilmente, lad Corrado Passera distribuirà agli azionisti sotto forma di un dividendo straordinario.
Altro nodo da risolvere è il presidio nel settore assicurativo. Nel matrimonio Sanpaolo porta in dote Eurizon, ma Intesa ha già al suo interno una divisione simile: Intesa-Vita, joint venture al 50% tra Alleanza (50,1% di Generali) e la stessa Intesa. Insieme Eurizon e Intesa Vita si spartiscono il 43,5% del mercato italiano delle polizze tradizionali. Una quota ritenuta troppo alta dallAuthority che richiede la cessione di un ramo di azienda nella bancassicurazione. In particolare, lAntitrust vorrebbe che venisse rivisto laccordo in esclusiva che coinvolge i 1.333 sportelli di Sanpaolo, Banco Napoli e Intesa Cassa Centro. Ancora, chiede lAntitrust, Eurizon e Intesa Vita non potranno vendere congiuntamente i propri prodotti attraverso la rete del gruppo e i rappresentanti di Generali (4,7% della superbanca e primo azionista di Alleanza) non potranno intervenire sulle decisioni di Eurizon nel consiglio di sorveglianza di Sanpaolo-Intesa. Per Generali, che in prima battuta aveva pensato di espandere la propria influenza dagli sportelli Intesa a quelli Sanpaolo, si tratta di un ridimensionamento di ruolo.
«Unaltra conseguenza - spiega un analista - sarà che Alleanza non dovrà più utilizzare quell1,1 miliardi di capitale in eccesso parcheggiato per finanziare eventuali piani di sviluppo di Intesa Vita nel nuovo gruppo e potrà distribuire un dividendo straordinario». È per questo che ieri il titolo in Borsa ha festeggiato.
Senza contare che «la decisione dellAntitrust rispolvera un vecchio tormentone di Borsa, quello che specula su unOpa da parte di Generali su Alleanza, tanto che il rapporto di prezzo fra i due titoli, al livello di sette anni, fa rendere loperazione conveniente. LOpa verrebbe in parte finanziata dalle casse di Alleanza, il resto utilizzando il capitale in eccesso di Generali».
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