Istat, retribuzioni ferme ma salgono dell'1,7% rispetto all'anno scorso

Secondo l'Istituto di statistica, le retribuzioni contrattuali nel mese di luglio sono rimaste invariate, mentre l'indice ha registrato un incremento dell'1,7% rispetto allo stesso mese del 2010 

Istat, retribuzioni ferme 
ma salgono dell'1,7% 
rispetto all'anno scorso

Roma - A luglio l’indice delle retribuzioni contrattuali orarie registra una variazione nulla rispetto al mese precedente, ma un incremento dell’1,7% rispetto allo stesso mese del 2010. Lo rileva l’Istat. Nella media del periodo gennaio-luglio 2011 l’indice è cresciuto dell’1,8% rispetto al corrispondente periodo dell’anno precedente. I settori che a luglio presentano gli incrementi maggiori rispetto a un anno prima sono: militari-difesa (3,7%), forze dell’ordine (3,5%) e attività dei vigili del fuoco (3,1%). Si registrano, invece, variazioni nulle per ministeri, scuola, regioni e autonomie locali, servizio sanitario nazionale. Alla fine di luglio risultano in vigore 46 contratti, che regolano il trattamento economico di circa 8,7 milioni di dipendenti pari al 66,8%. A questi corrisponde il 61,6% del monte retributivo complessivo. Sono invece in attesa di rinnovo 32 accordi, relativi a circa 4,3 milioni di dipendenti pari al 33,2%.

A luglio, tra i contratti monitorati dall’indagine, sono state siglate due intese riguardanti rispettivamente, i dipendenti delle aziende municipalizzate del servizio smaltimento rifiuti e i giornalisti. Alla fine di luglio i dipendenti in attesa di rinnovo sono il 33,2%. In media, l’attesa di rinnovo per i lavoratori con il contratto scaduto è di 19,4 mesi.

Alla fine di luglio 2011 i contratti collettivi nazionali di lavoro in vigore per la parte economica corrispondono al 66,8% degli occupati dipendenti e al 61,6% del monte retributivo osservato. Questi i dati diffusi dall'Istat oggi in merito alle retribuzioni dei lavoratori italiani.

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