Bruxelles - Aumenta il numero dei disoccupati nella zona euro. A settembre il dato si è
attestato al 9,7%, contro il 9,6% di agosto. L’anno scorso era
del 7,7%. Nei Ventisette il tasso di disoccupazione è stato del
9,2% a settembre, contro il 9,1% di agosto e il 7,1% del
settembre 2008. Per la zona euro si tratta del dato più alto dal
gennaio del 1999 e per i Ventisette dall’inizio della serie, nel
gennaio 2000. È quanto rende noto Eurostat, l’ufficio statistico
delle comunità europee.
Eurostat stima che 22,123 milioni di uomini e donne nei
Ventisette, di cui 15,324 nella zona euro, non hanno avuto un
impiego nel mese di settembre. Rispetto ad agosto il numero di
persone disoccupate è aumentato di 286.000 unità nei Ventisette e
di 184.000 unità nella zone euro. Rispetto a settembre 2008, la
disoccupazione è aumentata di 5,011 milioni di unità nei
Ventisette e di 3,204 milioni in Eurolandia.
Tra gli Stati membri i tassi di disoccupazione più bassi sono
stati quelli dell’Olanda (3,6%) e dell’Austria (4,8%), mentre i
risultati peggiori sono stati quelli della Lettonia (19,7%) e
della Spagna (19,3%).
Più disoccupati in tutti i paesi Rispetto ad un anno fa, tutti gli Stati
membri hanno registrato un aumento del loro tasso di
disoccupazione. Gli aumenti più contenuti sono stati quelli della
Germania (dal 7,1% al 7,6%) e dell’Italia (dal 6,8% al 7,4% tra
il secondo trimestre del 2008 e quello del 2009). Gli aumenti più
alti sono stati registrati in Lettonia (dall’8,1% al 19,7%) e in
Estonia (dal 4,1% al 13,3% tra il secondo trimestre del 2008 e
quello del 2009).
Tra settembre 2008 e settembre 2009, il tasso di disoccupazione
per gli uomini è aumentato dal 7,1% al 9,6% nella zona euro e dal
6,8% al 9,3% nei Ventisette. Il tasso di disoccupazione femminile
è aumentato dall’8,4% al 9,8% nella zona euro e dal 7,5% al 9%
nei Ventisette.
A settembre il tasso di disoccupazione giovanile, ossia quello
delle persone con meno di 25 anni, è stato del 20,1% nella zona
euro e del 20,2% nei Ventisette. A settembre 2008 era del 15,7% e
del 15,8% rispettivamente. I tassi più bassi sono stati osservati
in Olanda (6,8%) e quelli più alti in Spagna (41,7%) e in
Lettonia (33,6% nel terzo trimestre del 2009). Il tasso di
disoccupazione è stato del 9,8% negli Stati Uniti a settembre
mentre in Giappone, ad agosto, si è attestato al 5,5%.
Fmi: "Buone notiziema la crisi non è finita" "Ci sono buone notizie ma
la crisi non è finita". Ad affermarlo è il direttore generale
dell’Fmi, Dominique Strauss-Kahn intervenendo al Festival
internazionale del lavoro. "La ripresa continuerà, ma sarà lenta
e c’è il rischio che ci sia una ripresa senza posti di lavoro",
afferma. Quanto alla crescita, secondo Strauss-Kahn, "ripartirà
nel secondo semestre del 2010 a livello globale grazie a stimoli
e incentivi".
Proprio perchè la crisi non è ancora finita il direttore
generale dell’Fmi si dice convinto che le politiche di sostegno
all’economia non vadano abbandonate: "Non vanno interrotte troppo
presto - afferma - le politiche anti-crisi".
Strauss-Khan: "Disoccupazione aumenterà per un anno" Abbiamo davanti a noi ancora 12 mesi
di aumento della disoccupazione a livello mondiale". Lo ha
detto il numero uno del Fondo monetario internazionale,
Dominique Strauss-Kahn al Festival internazionale del lavoro
che si tiene a Villa Cardinale a Rocca di Papa (Roma).
Strauss-Kahn ha poi aggiunto che "la ripresa continuerà ma
sarà lenta" e «c’è il rischio che ci sia una ripresa senza
posti di lavoro». Secondo il numero uno del Fmi, "la crescita
ripartirà dal primo novembre del 2010 a livello globale"
grazie agli stimoli e agli incentivi varati dai governi. "La crisi non è finita - ha osservato Strauss-Kahn -
abbiamo bisogno di politiche di sostegno e di politiche
pubbliche per aiutare i paesi deboli.
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