Milano - Il Nuovo Ulivo non è ancora nato, ma già in fase di gestazione si manifestano evidenti problemi. Ieri il polverone si era alzato sulle presunte alleanze con i comunisti di Diliberto e Ferrero, ennesimo tentativo di amalgamare un'armata Brancaleone nella speranza di mandare a casa il Cavaliere. Possibilità che aveva dato qualche mal di pancia alle sponde centriste della coalizione. E in tarda serata, infatti, arriva la smentita ufficiale del partito: nessuna deriva verso la falce e il martello.
La bocciatura di Vendola Vendola taglia corto e stronca l'ipotesi di Bersani di un Nuovo Ulivo. "L’idea che personalmente vedo con disagio è quella di metterci in una condizione in cui si tratta di
ricostruire un vecchio mosaico", risponde Vendola in un’intervista al "Mattino". "Abbiamo bisogno invece di un disegno riformatore forte, non di alleanze mediocri. Lo dico cercando fino in
fondo l’intesa, non sono certo io l’uomo nemico delle coalizioni, sono contrario alla logica dei pregiudizi e dei
veti. L’ho sempre detto: non si possono né subire né esercitare sugli altri. Per me l’alleanza può essere la più
ampia possibile, ma purché si parta dalla società".
Rifondazione comunista e Pdci nelle liste del Pd? "Non entro in questo recinto di politica di Palazzo",
risponde Vendola. Il ’ticket’ con Chiamparino? "Si tratta di un discorso fuori contesto".
Chiamparino scarica Vendola e Bersani Sergio Chiamparino parla di Nichi Vendola in vista delle prossime elezioni. "Noi dobbiamo costruire un soggetto che rappresenti l’alternativa alla destra. E mica possiamo partire dal ticket, che è un’alchimia politicista", afferma il sindaco di Torino in un’intervista al ’Riformistà. Insomma, "per ora" nessun ticket con Vendola, "certo, se poi durante il cammino si trovassero dei punti in comune, why not?". L’idea che il segretario del Pd Pierluigi Bersani ha del nuovo Ulivo, secondo Chiamparino, "assomiglia troppo all’Unione. Come dimostra la scelta di tirare nuovamente in ballo Diliberto e Ferrero". Chiamparino commenta anche le inchieste giornalistiche relative alle consulenze ai famigliari di politici della maggioranza del Piemonte. "La Lega ha ormai preso tutte le cattive abitudini della prima repubblica".
Legge elettorale, Bersani fa appello a Fli e Udc Alla presenza dell’ex segretario Piero Fassino e del presidente della Regione Liguria Claudio Burlando, Bersani ha parlato di un Governo in "esaurimento" ed ha criticato duramente la "compravendita di deputati in atto".
Secondo il leader del Pd questa "campagna acquisti" per allargare la maggioranza "è favorita da una legge elettorale che sta deformando la nostra democrazia, scuotendo, nei fatti, l’equilibrio dei poteri previsto dalla nostra Costituzione". Da qui l’appello a centristi e finiani per una riforma elettorale condivisa "che consenta un bipolarismo più civile e permetta agli elettori di scegliersi i deputati".
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