Il mito del Principe Azzurro è radicato nell’educazione sentimentale di molte donne.
Il termine comparve ufficialmente per la prima volta nel 1941 circa. Lo troviamo infatti registrato nel vocabolario della lingua italiana della Reale Accademia d’Italia. L’uomo alfa era stigmatizzato in numerose fiabe come Cenerentola, Biancaneve, La Bella Addormentata nel Bosco che ci venivano raccontate dai nostri genitori durante la nostra infanzia. Romanzi rosa, storie da rotocalco hanno contribuito a diffonderlo sempre di più procurando molti danni nel rapporto tra uomo e donna.
Numerose sono le visioni e le aspettative delle donne che sono cresciute inseguendo questa figura romantica di uomo bello, ricco, sensibile, pieno di attenzioni nei confronti della propria amata. Le donne sono attratte da questo tipo di uomo perfetto ma irreale perché sentono l’esigenza di sognare. Nell’immaginario femminile è diffusa l’idea dell’”uomo dei sogni” che ha una funzione protettiva e salvifica. Le donne sentono il bisogno di sentirsi speciali, comprese e amate senza limiti e paure. Purtroppo esse fanno dipendere la propria felicità e soddisfazione personale dal proprio uomo. Molte di loro infatti dipendono economicamente e psicologicamente dal proprio uomo.
Il mito del Principe Azzurro ha provocato tanti problemi anche alle donne stesse. Credendo fermamente nell’arrivo di questo fantomatico “uomo perfetto”, molte donne rischiano di confondere il mondo reale con quello fantastico facendo veramente fatica ad accettare la realtà che le circonda. Diventano donne scontente, insoddisfatte sentimentalmente e sessualmente. Pretendono di inseguire questo modello di uomo tanto da trasformarsi in essere schizzinosi ed estremamente selettivi. Molte di queste donne diventano ciniche perché si rendono conto, dopo aver collezionato illusioni ed esperienze negative che il Principe Azzurro è solo un fantasma. E quando si ritrovano a fare i conti con questa verità sono assalite dallo sconforto e dalla malinconia.
Su questo falso mito è incentrato il libro del psicoterapeuta Giulio Cesare Giacobbe “Il Principe Azzurro non esiste” edito da ROI Edizioni. Giacobbe affronta con ironia e un inedito tono provocatorio questa tematica dal punto maschile. Egli mette in evidenza le false credenze e le illusioni che si sono radicate nel corso degli anni e che hanno rovinato la vita di molte donne e uomini.
A tal proposito il noto psicoterapeuta scrive: “Il mito del principe azzurro ha rovinato la vita delle donne più del colera, della tubercolosi e della poliomielite messe insieme, Intere generazioni femminili hanno immolato la loro vita nell’attesa e nella consumazione di un rapporto con un fantasma inafferrabile, che spesso si è rivelato essere un cialtrone, inaffidabile ed egoista”. Nel suo libro Giulio Cesare Giacobbe fa emergere questa triste verità: “Il principe azzurro non esiste per il semplice motivo che non esiste un uomo di successo che dedichi la propria vita ad una donna. È una contraddizione in termini. Un uomo di successo, deve dedicarsi al successo, non ad una donna. Da che mondo è mondo, gli uomini di successo hanno solo una cosa in testa. Dominare il mondo che li circonda. Economicamente, politicamente, socialmente, intellettualmente, materialmente. Non ha importanza, in che modo. L’importante è dominarlo. Cioè affermare la propria personalità (…). Non fa parte del Dna degli uomini dedicarsi alle donne”.
Per contrastare gli effetti negativi di questo mito, l’insegnamento che il libro di Giacobbe indica a tutte le donne è quello di acquisire la consapevolezza che la perfezione non esiste in matrimonio o storia d’amore. I matrimoni ben riusciti si basano sulla comprensione, la compassione e il rispetto reciproco. Bisogna imparare ad accettare i difetti dell’altro.
E soprattutto molte donne non devono smettere mai di lottare per conquistare la propria libertà, realizzazione personale ed economica per accrescere la propria autostima e autoefficacia. Seve per trasformarsi da principesse in regine. La propria felicità deve essere interdipendente dall’uomo che hanno o che vorrebbero al loro fianco.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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