"La vendita di petrolio alle compagnie britanniche e francesi è sospesa". A dare l'annuncio è stato il portavoce del ministero iraniano del Petrolio, Alireza Nikzad, citato dal sito ufficiale del ministero.
La tensione resta alta. L'iniziativa iraniana segue l'intensificarsi delle pressioni sul governo di Teheran in merito al suo piano di sviluppo nucleare. Un team di ispettori dell'Aiea (l'Agenzia Internazionale per l'Energia Atomica) farà il suo ritorno oggi a Teheran, al fine di tentare di chiarire la natura del programma nucleare della Repubblica Islamica.
Si tratta della seconda missione degli ispettori dell'agenzia Onu in appena tre settimane. Secondo Paese dell’Opec, l’Iran produce 3,5 milioni di barili di petrolio al giorno e ne esporta 2,5 milioni. Il 20% dell’oro nero iraniano è venduto ai Paesi della Ue (circa 600 mila barili al giorno), in particolare a Italia, Spagna e Grecia. Il 70% è esportato in Asia.
Mercoledì scorso le autorità di Teheran avevano annunciato un taglio delle esportazioni di petrolio a sei Paesi europei, inclusa l’Italia, in reazione alle ultime sanzioni dell’Ue all’Iran riguardo al dossier nucleare.
Intanto, uno dei consiglieri per la sicurezza di Barack Obama, Tom Donilon, è arrivato in Israele per
affrontare con le autorità la questione. Secondo una fonte americana, Washington vorrebbe che Israele aspetti qualche mese prima di decidere se attaccare l'Iran. Israele però sembra intenzionato a mantenere la linea dura.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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