Roma - Danilo Di Luca, vincitore del Giro d’Italia 2007 trovato positivo al Cera nella corsa in rosa dello scorso anno, è stato squalificato per due anni dal tribunale nazionale antidoping del Coni. Al corridore abruzzese è stata comminata anche un multa di 280mila euro, oltre alle spese per analisi e controanalisi.
"Farò ricorso" "Non finisce qui, c’è ancora da lottare e io vado avanti. Adesso faremo ricorso al Tas". Così Di Luca ha commentato la squalifica di due anni. Al corridore abruzzese è stata tolta l’aggravante, che ha portato alla riduzione di un anno rispetto ai tre chiesti dalla Procura Antidoping. "Per adesso abbiamo solo il dispositivo - ha aggiunto Di Luca - Ora aspettiamo le motivazioni. Posso solo ribadire che io non ho assunto alcuna sostanza e che non mi aspettavo questa squalifica. Resto ottimista e confido molto nel Tas. Comunque vada, anche se dovessero confermare i due anni, io non lascerò il ciclismo. Ma sono sicuro di tornare prima dei due anni".
Sanzione: 280mila euro Oltre alla squalifica, che scadrà il 21 luglio del 2011 (la decorrenza parte dalla sospensione scattata dal 22 luglio 2009), il corridore abruzzese, su indicazione dell’Uci, è stato condannato al pagamento di una sanzione economica di 280 mila euro, e al risarcimento delle spese per le analisi e le controanalisi che hanno accertato la positività al Cera (2.040 euro).
La difesa "Noi crediamo nell’innocenza del nostro assistito - ha spiegato l’avvocato De Toni - Per questo motivo siamo pronti ad impugnare la sentenza e a fare ricorso al Tas: la verità va ripristinata.
Noi contestiamo non solo il metodo utilizzato dal laboratorio di Chatenay Malabry, ma anche le procedure. Ora chiederemo al Tas di anticipare l’udienza, perchè la speranza è che il tribunale di Losanna possa ribaltare questa squalifica e permettere a Di Luca di tornare a correre già quest’anno".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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