"Malpensa è in crescita e investiamo nello scalo"

Il presidente di Sea, Pietro Modiano: "Sarebbe costoso e rischioso compromettere e mettere in discussione la centralità di Malpensa, anche per il Paese, proprio ora che ha intercettato la ripresa. Non si puà aumentare la capacità di Linate". In aumento il traffico passeggeri dello scalo intercontinentale mentre è boom per le merci. A metà maggio inaugurate le nuove gallerie commerciali, anticipato per l'Expo 2015 il restyling dei terminal. Approvato il bilancio 2013: cedola di 26,4 milioni

"Malpensa è in crescita e investiamo nello scalo"

“Non stiamo facendo una battaglia a favore di Malpensa come di una struttura vecchia da difendere a tutti i costi: se fosse una struttura debole sarebbe una battaglia che parte male. Invece è di grande importanza per le prospettive future del Paese e per la crescita della nostra economia, sarebbe costoso e rischioso compromettere e mettere in discussione la centralità di Malpensa, anche per il Paese, proprio ora che ha intercettato la ripresa". Pietro Modiano, presidente di Sea, la società che gestisce gli aeroporti milanesi, al termine dell'assemblea degli azionisti, parla delle possibili conseguenze - e ricadute - della trattativa in corso fra Alitalia e Etihad "che potrebbe mettere in discussione certi equilibri".

"Noi non siamo partecipi del tavolo della complessa negoziazione fra le compagnie, ma facciamo presente che questo punto esiste. Saremo gli ultimi a sapere, ma non saremo gli ultimi ad agire" avverte Modiano, e aggiunge: "Linate deve rimanere così com'è, non si può aumentare la sua capacità anche perché, superati gli 8 milioni di passeggeri - e siamo già a 9 milioni - c'è il degrado della qualità e non c’è possibilità di sviluppo. E questo lo dice anche l'Enac". Anche se ci sono "contatti quotidiani" informali il presidente Modiano, attende "che il governo ci dia comunicazioni, anche dal punto di vista formale" a proposito dell'impatto che le trattative tra le ompagnie aeree potrebbero avere sugli scali Malpensa e Linate. “Sulla questione delle rotte non sappiamo nulla, non capisco perché debba essere un affare di stato. Se lo avessi davanti lo chiederei all'ad di Etihad James Hogan: volete creare un problema macro per queste infrastrutture senza che risolva niente nelle vostre aziende".

Modiano aspetta i fatti e non si sbilancia ma spiega: “Malpensa ha cambiato campionato, non è più in quello degli hub da cui siamo stati cacciati, è cominciata un'altra storia, che non è di declino ma quella di un grande aeroporto intercontinentale point to point che può solo svilupparsi, tanto che in Europa si colloca come lo scalo con maggior numero di destinazioni intercontinentali dirette, esclusi gli hub”. Dal 2007 al 2013 il numero di compagnie aeree a Malpensa è cresciuto da 75 a 90 (+20%) e “l' infrastruttura mantiene le prospettive per lo sviluppo del nostro Paese.

"Nonostante la crisi economica di questi anni ha continuato a crescere”, prosegue sottolineando i dati "molto buoni" del traffico passeggeri a Malpensa nel mese di aprile e nei primi quattro mesi dell'anno. Se Alitalia ha segnato una perdita del 28,5% (il vettore pesa per il 5% sull’operatività dell’aeroporto) e un incremento solo dell'1,7% di easyJet, le altre compagnie, secondo i dati Sea sul primo quadrimestre 2014, hanno aumentato il traffico dell'8,1%. In particolare, American Airlines (+101,6%), Meridiana (+76,7%) ed Emirates (39,7%). Inoltre, il totale dei passeggeri originanti (esclusi i transiti) è cresciuto da 16,3 milioni nel 2007 a 17,6 milioni nel 2013 nonostante il de-hubbing di Alitalia nel 2008. In Europa Malpensa è seconda solo a Zurigo per numero di destinazioni tra le top busines extra Ue, con 16 collegamenti.

E "se queste sono le premesse, noi non ci si ritira ma si va avanti, su Malpensa si investe". Non solo, per il traffico merci Malpensa segna un più 10,3 per cento nel trimestre, con una crescita del 15 per cento a marzo che è "il miglior risultato nel segmento di attività negli ultimi anni, una linea di ascesa che va al di là delle accidentalità perché il più 3,8 per cento di traffico merci di Malpensa nel 2013, rispetto all'anno precedente, non ce l'ha nessuno, in Europa”.

In tema di investimenti, va avanti il piano di rinnovamento dei terminal, più moderni, funzionali e in stile glamour. La prima parte della nuova Galleria commerciale di Malpensa, 8mila metri quadri, sarà completata a metà maggio. La seconda parte sarà ultimata nei primi mesi del 2015, in anticipo sull’inaugurazione di Expo Milano 2015, e sarà un’unica area fra le più grandi d’Europa, come ha spiegato Giulio De Metrio, chief operating officer di Sea. Tutto il restyling di Malpensa sarà completato in anticipo, fra quest’anno e l’inizio dell’anno prossimo invece che nel 2107 in modo presentare nella sua veste più bella la porta di Milano e dell’Esposizione Universale. Sull’alta velocità ferroviaria a Malpensa, invece, De Matrio conta di avere novità “entro quest’anno, stiamo parlando sia con Trenitalia che con Ntv”.

Per quanto riguarda il progetto di Airport Handling, la nuova società che gestirà i servizi di terra di Sea, "abbiamo una grande convinzione di poter andare avanti" e "nel rispetto della discontinuità che la Commissione europea richiede possiamo permetterci una transizione molto dolce verso un cambio degli assetti azionari. Un cambio limitato a una minoranza all'inizio, e poi vediamo". Modiano ha definito "un momento molto duro" quello del "ritorno della delegazione del governo dalla Commissione europea" per la "messa in dubbio del diritto di avere una società di handling controllata". Ora c'è una "grande convinzione" nel percorso avviato con "i sindacati che si sono seduti al tavolo in un clima di reciproca chiarezza sul fatto che l'handling deve guadagnare. Su questo è basato l'accordo preliminare di novembre che adesso sanciremo in vista della partenza operativa". Il numero degli esuberi di Sea Handling "arriverà a fine mese e cercheremo di limitarlo il più possibile”, dice Luciano Carbone, chief corporale officer di Sea. “Numero che migliorerà a seconda dei nuovi accordi commerciali che la società riuscirà a siglare". Modiano ha anche toccato la questione degli stipendi dei manager, precisando che ci sarà un taglio di circa la metà del bonus e caleranno anche i costi complessivi della governance di Sea, attorno al 46-47%: da 5,2 milioni del 2012 a 2,8 milioni del 2014.

L’assemblea degli azionisti ha esaminato e approvato il bilancio d’esercizio 2013 che a livello di Gruppo ha registrato ricavi consolidati per 724,1 milioni di euro (+0,4%) e un utile netto consolidato pari a 33,7 milioni di euro, dopo accantonamenti per oneri futuri per 38,5 milioni di euro. L’assemblea ha deliberato anche la distribuzione di un dividendo pari a 26,4 milioni di euro corrispondente ad un pay out di circa il 50,7% dell’utile netto di Sea spa.

Utile netto che, nel 2013, ammonta a 52,2 milioni di euro. Il consiglio di amministrazione ha approvato anche la relazione trimestrale di Gruppo al 31 marzo 2014: utile netto consolidato +53,5%, traffico passeggeri +1,5%, traffico merci +9,5%.

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