Marcegaglia: "Risorse su ricerca e infrastrutture E si devono tagliare le spese improduttive"

L'appello della leader di Confindustria al governo: "Chiediamo un piano per tagliare la spesa improduttiva. Un impegno preciso per il taglio di spesa corrente all’anno pari all’1% di pil per tre anni". E sulla ricerca: "Servono investimenti di almeno 1 miliardo e altrettanto sulle opere infrastrutturali"

Marcegaglia: "Risorse su ricerca e infrastrutture 
E si devono tagliare le spese improduttive"

Parma - A stringere i denti non possono essere più solo cittadini e le imprese, anche il governo deve fare la sua parte tagliando la spesa pubblica improduttiva: entro il 2010 questo taglio deve essere pari all’1% del Pil per tre anni. Lo ha affermato il presidente di Confindustria Emma Marcegaglia al convegno biennale del Centro Studi Confindustria, che chiede all’esecutivo un "piano triennale" di taglio di spesa corrente. "Chiediamo a fine anno - ha affermato la leader di Confindustria - un piano per tagliare la spesa improduttiva. Vogliamo un impegno preciso per il taglio di spesa corrente all’anno pari all’1% di pil per tre anni".

Servono impegni precisi "Basta promesse generiche. Vogliamo subito impegni precisi in tempi precisi. Chiediamo entro 2 mesi, entro la nostra assemblea di maggio, un investimento di almeno 1 miliardo su Ricerca e innovazione e di un ulteriore miliardo, 1,5 miliardi sulle opere infrastrutturali che devono crescere". È questa la richiesta forte che la Marcegaglia rivolge al premier. Ma non solo. Serve anche, a stretto giro di posta, un robusto "piano" di taglio della spesa pubblica improduttiva: "un piano che preveda un taglio della spesa corrente pari all’1% di pil all’anno per tre anni", dice ancora Marcegaglia, perché "non è accettabile che fino ad oggi lavoratori e imprese abbiano tirato la cinghia mentre lo Stato non lo fa e la spesa continua a crescere", prosegue. Un taglio che potrà liberare le risorse necessarie a "tagliare conseguentemente le tasse sul lavoro». Il paese, d’altra parte è "fermo" ed è venuto "il momento di cambiare, di attuare le riforme", prosegue fiduciosa che da questo governo arrivi un segnale netto alle richieste.

Tre anni per fare le riforme "Ora abbiamo davanti tre anni per farle.

Berlusconi ha vinto in modo chiaro le elezioni regionali, il mondo sta cambiando e io sono fiduciosa che il presidente ed il suo governo, con l’aiuto di tutti, anche dell’opposizione, riuscirà a fare le riforme", dice ancora davanti alla foltissima platea di imprenditori, oltre 6 mila, che affollano le Fiere di Parma. 

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