Meneghetti compra Fulgor per «cucinare» negli Stati Uniti

La crisi mondiale addenta i profitti di quasi tutte le aziende italiane, eppure c'è chi, forse con inguaribile ottimismo, continua ad investire e a non delocalizzare la produzione.
La Meneghetti di Rosà (Vicenza) produce piani di cottura e forni per cucine per le maggiori marche italiane e internazionali di elettrodomestici. E' passata da un fatturato di 78 milioni di euro nel 2007 a 63 milioni l'anno scorso.
Che fare? Chiudere, licenziare, ridimensionare? Niente affatto: i fratelli Gianni e Tiziana Meneghetti hanno acquisito dal fallimento, il ramo produttivo della Fulgor di Gallarate, azienda leader nella produzione di piani di cottura e forni da incasso per cucine d'alta gamma. Per il rilancio produttivo e commerciale dell'azienda si prevedono investimenti per oltre 5 milioni di euro.
La Fulgor è nata sessant'anni fa e, prima del tracollo, era leader negli Stati Uniti, il mercato più importante del settore fornendo clienti del calibro di Whirlpool, Bsh, Viking e General Electric. Contava 7 filiali e con 104 dipendenti, nel 2007 aveva raggiunto un fatturato pari a 36 milioni di euro suddivisi tra Europa e Stati Uniti.
La Meneghetti prevede nei prossimi tre anni di riportarla ad un fatturato che superi i 30 milioni di euro, riuscendo così a riassorbire 75 dei 104 dipendenti e mantenendo anche le filiali di USA, Francia, Spagna, Portogallo e Romania.
Perché questo ottimismo? La Fulgor porta in dote alla Meneghetti una struttura produttiva di tutto rispetto, con attrezzature rinnovate e all'avanguardia, prodotti certificati ed un know how di altissimo livello che consentiranno all'azienda veneta di anticipare di tre anni lo sbarco nel mercato statunitense e canadese. A sua volta, la Fulgor, per i suoi prodotti destinati all'Europa, si servirà di apparecchi della Meneghetti, una sinergia che permetterà ad entrambe le aziende di aumentare le rispettive quote di mercato.
Di recente la Fulgor si è aggiudicata importanti commesse, soprattutto nel mercato americano, francese e spagnolo; grazie a questi accordi, la Fulgor sta operando per consolidare i fatturati per i prossimi anni.
«Il nostro obiettivo, con la collaborazione delle maestranze, è quello di resistere sino alla fine della crisi. Il calo del 20 % del fatturato nel 2008 non ci ha demoralizzati, siamo anzi in attesa di una ripresa ed abbiamo investito maggiormente sulla formazione interna.

Siamo certi che il 2009, nonostante l'aggravarsi della situazione economica sarà superato con positività ed il 2010 sarà invece l'anno del rilancio del gruppo in termini sia di fatturato che di volumi» afferma Gianni Meneghetti. «È una delle poche aziende che non si è fatta attrarre dal decentramento produttivo, convinti che il know-how delle maestranze sia il valore aggiunto per raggiungere gli obiettivi di crescita».

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