L'ondata di maltempo che interessa l'Italia ed è prevista intensificarsi nei prossimi giorni non provocherà soltanto piogge, nubifragi e temporali ma anche intense e abbondanti nevicate sull'arco alpino con accumuli che in alcuni casi potranno raggiungere tre metri di neve fresca. Un'ottima notizia soprattutto per i ghiacciai in vista della stagione estiva ma anche pericolosa per i rischi legate alle valanghe.
Le zone più colpite
"È in arrivo un carico abbondantissimo di neve! Sulle nostre Alpi si prevede oltre un metro e mezzo di accumulo nei prossimi giorni a causa della serie di perturbazioni che colpiranno l'Italia", afferma Mattia Gussoni de Ilmeteo.it. Già in queste ore l'arco alpino vede nevicate diffuse da Ovest a Est ma il peggioramento è soltanto nella sua fase iniziale e i modelli matematici indicano un carico eccezionale di neve specialmente tra mercoledì 16 e giovedì 17 aprile.
Dove cadranno fino a tre metri di neve
Se in pianura e collina bisognerà fare attenzione alle piogge, anche a carattere di nubifragio, che investiranno il Centro-Nord, importanti accumuli nevosi toccheranno e supereranno i due metri (quindi oltre 200 cm) soprattutto sulle Alpi centro-occidentali con le montagne di Valle d'Aosta e Piemonte le più colpite a partire dai 1.800-2.000 metri di quota ma "sopra i 2500 metri addirittura accumuli oltre i tre metri", sottolinea l'esperto. Le temperature si manterranno in linea con quelle del periodo ma durante i fenomeni più intensi i fiocchi bianchi potranno spingersi anche intorno ai 1.400-1.500 metri. "Un'ottima notizia per i ghiacciai e l'ambiente in generale: infatti queste preziose nevicate andranno ad implementare la riserva di risorse idriche per i prossimi mesi".
Il pericolo delle valanghe
Chiunque decida di avventurarsi ad alta quota per le varie escursioni dovrà consultare il bollettino delle valanghe: nevicate così ingenti aumentano in modo esponenziale i rischi legati a questo fenomeno perché si tratta di tantissima neve che cadrà in breve tempo (24-48 ore). "Il consiglio è quello di evitare tutte le attività (escursioni, ciaspolate, cascate di ghiaccio, canali nevosi) al di fuori delle piste da sci, specie oltre i 1800 metri di quota, il rischio è davvero molto elevato", sottolinea Gussoni.
Cos'è la neve rossa
Come avvenuto nel recente passato, sulle Alpi la neve potrebbe non essere del classico colore bianco candido ma assumere un aspetto rossastro: la causa di questo fenomeno è da imputare alle minuscole particelle di sabbia sahariana in sospensione nell'atmosfera per il richiamo di aria molto mite direttamente dal cuore del deserto a causa del vortice ciclonico
che ci interesserà nelle prossime ore. Quando un'area di maltempo si forma a latitudini così basse (Nord Africa) viene favorita la dispersione verso l'alto del pulviscolo che in molti casi arriva fin nel cuore dell'Europa.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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