Nemmeno il tempo di tirare il fiato dopo i pesanti nubifragi che negli ultimi giorni hanno colpito Liguria, Emilia-Romagna, Toscana, Campania, Calabria e Sicilia, che prende forma una nuova ondata di maltempo che stavolta colpirà più direttamente, per l'ennesima volta, il Centro-Nord. Oltre alla pioggia copiosa e insistente prevista dagli esperti, massima attenzione andrà rivolta a territori che in questo momento sono molto fragili con il livello dei fiumi nuovamente da monitorare.
Le zone più a rischio
Se nella giornata di oggi, mercoledì 23 ottobre, il meteo migliorerà all'estremo Sud, nuove forti piogge sono previste risalire la Sardegna, le zone tirreniche del Centro (quelle interne dal pomeriggio) e ancora una volta l'Emilia-Romagna. Non sono buone le previsioni nemmeno per giovedì 24 ottobre con il maltempo destinato ad accanirsi su Triveneto e Toscana. Venerdì sarà il turno di fenomeni anche forti su Piemonte, Liguria, Lombardia e Toscana.
Nuovo maltempo nel week-end
Arriviamo così al prossimo fine settimana, l'ultimo di ottobre che vedrà un "braccio di ferro tra la perturbazione spagnola-franco-marocchina e il campo di alta pressione presente sui Balcani", ha spiegato Lorenzo Tedici de Ilmeteo.it. "Il fronte delle piogge avanzerà lentamente a causa del blocco anticiclonico balcanico ma dovrebbe riuscire a portare maltempo su gran parte dell’Italia occidentale con fenomeni persistenti, anche potenzialmente alluvionali, sulle regioni di Nord-Ovest, in primis Liguria". Insomma, pioverà ancora sul bagnato: l'unica notizia non autunnale riguarda le temperature che a causa delle correnti miti e umide saranno superiori alle medie del periodo, con minime anche superiori ai 20°C al Centro-Nord e massime di 26-27°C.
Il rischio di alluvioni
L'esperto non ha rassicurato sull'evoluzione meteo prospettata dai principali modelli matematici: ci potranno essere altre alluvioni entro la fine della settimana? "Una domanda dalla risposta difficile, è certo che si prevede un quadro meteo da potenziali allerte", spiega Tedici. A causa delle continue piogge i terreni sono spesso saturi e non consentono più la normale infiltrazione dell'acqua, ecco perché diventa più facile che si possa creare un allagamento così come fiumi e torrenti molto velocemente in piena.
Questo trend climatico è ormai realtà da alcune settimane, ma come mai l'Italia e il Mediterraneo sono diventati bersaglio di un maltempo troppo spesso estremo? Gli esperti de Ilmeteo.it spiegano che il motivo parte da lontano ed è legato ai cambiamenti climatici mentre, nel dettaglio, l'Italia è circondata da mari sempre più caldi e con maggiore evaporazione rispetto al passato, il che significa più umidità in atmosfera "e dunque un surplus di energia. È come se rispetto al passato ora le perturbazioni avessero un quantitativo maggiore di acqua da scaricare al suolo in pochissimo tempo", aggiunge Mattia Gussoni.
”È il calore il 'carburante' per lo sviluppo della maggior parte degli eventi meteo estremi, dai più noti temporali, passando per i cicloni simil-tropicali (TLC, Tropical-Like Cyclones o Medicane, gli uragani del Mediterraneo) alle temibili alluvioni lampo degli ultimi giorni".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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