La musica accompagna e ritma le sfilate che si susseguono sulla passerella di theMicamSquare affollatissimo di visitatori fin dal primo giorno di theMicam2016 la più importante manifestazione fieristica internazionale delle calzature in corso a Fiera Milano fino al 17 febbraio.
Donna, uomo, bambino, scarpe per ogni momento e occasione della giornata, migliaia di modelli fra stili, tendenze, design, nuovi materiali, creatività, contaminazioni fashion dell’accessorio moda più desiderato. Visitatori professionali e buyer che arrivano da tutti Continenti. Nuove collezioni autunno-inverno 2017 che si scoprono fra gli stand di 1.456 espositori, dei quali 635 stranieri, e sono la narrazione di un settore manifatturiero che rappresenta uno dei punti di forza della nostra economia e dell’export del made in Italy.
“Oltre al gusto e alla qualità per fare un ottimo prodotto, è fondamentale la capacità produttiva delle nostre aziende che sono in grado di presentare non solo ogni stagione un nuovo prodotto, ma il meglio del saper fare italiano. Dietro alla realizzazione di un modello ci sono ricerca, innovazione, formazione e quindi grandi investimenti. Per questo vorrei una maggiore attenzione del Governo a questo comparto che solo in Italia occupa quasi 80.000 addetti e genera esportazioni per 8 miliardi di euro”, ha detto Annarita Pilotti, presidente di theMicam e di Assocalzaturifici, dopo il tradizionale taglio del nastro con il presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni, l’amministratore delegato di Fiera Milano Corrado Peraboni, dal presidente dell'agenzia Ice Riccardo Monti e dal sottosegretario Ivan Scalfarotto.
Annarita Pilotti, prima della visita ai Padiglioni, ha subito lanciato una proposta che sta a cuore agli imprenditori dei distratti calzaturieri: “Chiediamo un tavolo tra le Regioni che raccordi le singole iniziative a supporto delle aziende calzaturiere e ne massimizzi l’efficacia per un comparto di punta del made in Italy le cui realtà produttive sono diffuse in tutto il Paese. Le nostre imprese hanno bisogno di questo aiuto, soprattutto in una fase di mercato complessa come quella che ormai da qualche anno stiamo conoscendo”.
Richiesta subito raccolto da Maroni che ha detto il primo “sì” ad Assocalzaturifici. “Le Regioni devono sostenere le imprese – ha detto – e la Lombardia lo fa già attraverso la semplificazione, gli accordi di competitività per supportare innovazione e ricerca, l’accesso al credito. Mettiamo in comune le esperienze di tutte le Regioni. Noi siamo disponibili a farlo. Ne ho già parlato con il sottosegretario Scalfarotto, che si è detto interessato a questa idea di maggiore coordinamento”.
“Ma anche il Governo - ha aggiunto Maroni - deve fare la sua parte muovendosi in ambito europeo per risolvere il problema delle sanzioni alla Russia, introdotte in seguito alla crisi con l'Ucraina. Queste sanzioni sono il fattore che maggiormente penalizza l’export calzaturiero italiano”.
Il tema delle sanzioni preoccupa da tempo Assocalzaturifici che ha verso Mosca uno dei mercati di sbocco più importanti assieme ai Paesi dell’area Csi. Le vendite in Russia nei primi dieci mesi del 2015 sono diminuite del 32% in volume, quelle in Ucraina del 44,6%, quelle in Kazakistan del 23,6%. Inevitabili le ripercussioni sulle esportazioni e sulla produzione, a cui si aggiunge un calo a livello mondiale di quasi il 5% anche se in valore c’è stato un incremento del 2%.
L'altro dossier caldo è l’etichettatura di origine obbligatoria, che certifichi il Paese di origine per i prodotti venduti nell’ Unione Europea, il Made In. “Un blocco di Paesi nord europei si oppone a introdurla – ha sottolineato Annarita Pilotti – ma per le calzature italiane è fondamentale. Trasmette al consumatore valori di qualità, creatività, gusto, affidabilità del prodotto che solo noi sappiamo esprimere a questi livelli.
La Ue deve comprendere che non c’è rinascita senza il riconoscimento di una priorità alla manifattura di qualità, che lavora secondo le regole, e senza la tutela del diritto dei consumatori europei ad acquistare in maniera trasparente anche e soprattutto a casa loro”.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.