Milan campione d'inverno Leonardo, che partenza Juve umiliata dal Parma

Strasser lancia i rossoneri su assist di Cassano. Vucinic fa volare la Roma (4-2), bene il Palermo. Lazio pari. Leonardo, esordio vincente

Milan campione d'inverno 
Leonardo, che partenza 
Juve umiliata dal Parma

Milano - L'assist di Cassano (nei 17 minuti che gli concede Allegri) e il gol di Strasser (in sospetto fuorigioco). Il Milan senza Ibrahimovic squalificato e con ua calza piena di infortunati passa a Cagliari a 5' dalla fine. Per i rossoneri arriva il titolo di campioni di inverno con una giornata di anticipo sul calendario. Alle spalle della capolista raccoglie un punticino soltanto la Lazio al Ferraris contro il Genoa dell'ex Ballardini, rischiando anche di perdere nell'assalto furioso orchestrato dai rossoblù nella ripresa. La Juventus, umiliata in casa dal Parma per 4-1, viene affossata dalla sciocchezza di Felipe Melo (rosso dopo 17') e resta inchiodata a quota 31. Mette la freccia la Roma di Ranieri nonostante la gestione scellerata delle partite. In vantaggio, poi sotto 2-1, per il 4-2 finale che ha le facce di Borriello e Vucinic. E nel gruppo di testa irrompe anche il Palermo dopo il 3-0 rifilato alla Sampdoria al Barbera. Nel posticipo serale bell'esordio di Leonardo sulla panchina dell'Inter: a San Siro i nerazzurri battono il Napoli 3-1. Al di là dei tre punti convincente la prova dei campioni d'Italia.

Milan firmato Strasser Soffrono i rossoneri di Allegri al Sant'Elia. Il Cagliari fa malissimo alla difesa di Allegri. Canini nel primo tempo viene fermato dal palo dopo un tocco in acrobazia, mentre nella ripresa un rinvio sbagliato di Abbiati finisce sui piedi di Nené, che però sbaglia da due passi. Il Milan, fin lì tutto in un paio di spunti di Robinho in contropiede e nella vitalità del ritrovato Pato, si accende quando serve. A 5' dalla fine. Cassano, visibilmente in ritardo di condizione, entra a 17' dal termine e serve l'assist decisivo al giovane Strasser, dopo un tocco smarcante di tacco di Robinho. Il centrocampista della Sierra Leone, partito in posizione sospetta, è gelido nel battere Agazzi. I rossoneri staccano la concorrenza e conquistano il titolo di campioni d'inverno con una giornata d'anticipo.

Roma sì, Lazio nì Battuta d'arresto per la rincorsa al primo posto della Lazio di Reja. E nella ripresa i biancocelesti devono ringraziare la prestazione eccezionale di Muslera che chiude la porta in faccia a Marco Rossi e Jankovic. La Lazio, dopo l'occasione capitata sui piedi di Floccari a inizio gara, vede da vicino la segnatura solo con la conclusione da lontano di Hernanes respinta dal palo. Chi ride, nonostante le distrazioni dei suoi, è Ranieri. La Roma sorpassa la Juve nel segno di Borriello e Vucinic. I giallorossi battono il Catania 4-2 con le doppiette dei due attaccanti, in una partita molto sofferta e risolta solo nel finale dal montenegrino, entrato negli ultimi 15' della sfida. Il Catania forse non meritava la sconfitta, visto che aveva chiuso il primo tempo 2-1 grazie alle reti di Silvestre e Maxi Lopez e ha subito due reti forse irregolari, la seconda di Borriello (il cross di Riise con palla già uscita) e la prima di Vucinic (fuorigioco dell'attaccante).

Juve umiliata Il carbone bianconero non è di zucchero, ma è buono solo per la stufa. Che non fosse una gran giornata Del Neri aveva iniziato a sospettarlo al 3' quando Quagliarella, appoggiando la gamba destra finisce sul prato contorcendosi dal dolore. Distorsione con interessamento dei legamenti il primo verdetto. Le cose peggiorano al 17'. Schiocchezza colossale di Felipe Melo. Il brasiliano finisce a terra dopo un intervento duro di Paci. Ma il bianconero perde la testa e colpisce l'avvesario con un calcio al volto. L'arbitro De Marco è a un passo: rosso diretto. E al 41' la Juve capitola. Cross da destra di Zaccardo, Storari è prodigioso sul colpo di testa di Crespo, ma non può nulla sul tap in sotto la traversa di Giovinco. L'ex non esulta, nemmeno al 3' della ripresa, quando, dopo uno stop preciso in area, fulmina la difesa bianconera con il diagonale che vale il 2-0. La squadra di Del Neri batte un colpo al 15' con la rete di testa di Legrottaglie su corner di Aquilani. Ma la speranza dura un attimo. Chiellini stende Crespo in area e l'attaccante gialloblù dal dischetto "giustizia" Storari: è il 3-1. A recupero scaduto la squadra di Marino completa l'opera con un tocco da due passi di Palladino, un altro ex, che rende umiliante il passivo: 4-1.

Arriva il Palermo Prova di forza per i rosanero, che con Miccoli, Migliaccio e Maccarone mettono al tappeto la Sampdoria orfana di Cassnao. Respira aria di alta classifica anche l’Udinese. Al Friuli Sanchez e Di Natale, che sbaglia anche un rigore, regolano in avvio il Chievo e nonostante il secondo giallo a Pinzi al 33’ la formazione di Guidolin conquista il successo. Di Vaio e Santana firmano il botta e risposta nell'1-1 tra Bologna e Fiorentina mentre in coda alla classifica festeggiano Cesena e Bari. Colpo esterno dei romagnoli, che al Rigamonti superano 2-1 il Brescia con le reti di Jimenez e Ceccarelli (Eder a segno per le Rondinelle), mentre il nuovo arrivato Okaka debutta nella formazione di Ventura decidendo il derby del Via del Mare contro il Lecce.

Inter, buona la prima per Leo I nerazzurri regalano una bella vittoria a Leonardo al suo esordio a San Siro sulla panchina dei campioni d'Italia. Napoli piegato 3-1 nel posticipo serale. L'Inter va subito in vantaggio con Thiago Motta al 3' pt. Pareggio il Napoli con Pazienza al 25' pt. Nuovo vantaggio nerazzurro con Cambiasso al 37' pt. Nella ripresa Inter mette a segno il terzo sigillo ancora con Thiago Motta al 10'.

La classifica Milan 39, Lazio 34, Napoli 33, Roma 32, Juventus

31, Palermo 30, Inter e Udinese 26, Sampdoria 23, Genoa e Parma 22, Chievo, Catania e Bologna 21, Cagliari e Fiorentina 20, Cesena 18, Brescia e Lecce 15, Bari 14. Bologna penalizzato di 1 punto per inadempienze finanziarie.

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