Arriva la quinta dose di vaccino anti Covid raccomandata a grandi anziani, over 80 e alle persone con gravi immunodeficienze, dai tumori alle leucemie. A raccomandarla la nota congiunta di Ministero della Salute, Aifa e Istituto Superiore di Sanità a fronte dell'arrivo del vaccino aggiornato contro le varianti BA.4 e BA.5 (sottovarianti di Omicron). Anche se è di due giorni fa la scoperta del nuovo ceppo BQ.1 che secondo l'Ente europeo per le malattie infettive provocherà un aumento dei contagi quest'inverno. In Lombardia nelle ultime 24 ore si sono registrati 4.646 casi e 21 morti. I tamponi processati sono stati 30.472, con un indice di positività del 15,2 per cento. Salgono di un'unità i ricoveri in terapia intensiva (da 17 a 18), mentre i ricoverati in area medica calano a 1.177 (-23).
Ma tant'è. La parola d'ordine è proteggere i più fragili a fronte dell'«aumentata circolazione del virus SARS-CoV-2 contestuale all'incremento dell'indice di trasmissibilità sopra la soglia epidemica» e dell'abbassarsi dopo qualche mese della protezione data dai sieri, ecco quindi che «nel rispetto del principio di massima precauzione - recita la nota - si raccomanda un'ulteriore dose di richiamo con vaccino a mRNA bivalente», per i fragili che hanno già ricevuto una seconda dose di richiamo con vaccino a mRNA monovalente, una volta trascorsi almeno 120 giorni dalla stessa o dall'ultima infezione da SARS-CoV-2. «Su richiesta dell'interessato, anche tutti gli altri soggetti ultrasessantenni che hanno già ricevuto un secondo richiamo con vaccino a mRNA monovalente (4 dose) potranno comunque vaccinarsi una volta trascorsi almeno 120 giorni dal secondo richiamo o dall'ultima infezione» fanno sapere Ministero e Iss.
Attualmente in Lombardia sono 200.961 gli over 60 che hanno ricevuto la quarta dose da almeno 120 giorni candidabili quindi a ricevere la quinta, per cui sono aperte le prenotazioni (prenotazionevaccinicovid.regione.lombardia.it). Complessivamente sono 790mila gli over 60 che sono vaccinati con il secondo booster, pari al 27 per cento.
Peccato che non sia stata fatta una campagna informativa adeguata per cui i cittadini rischiano di trovarsi nel caos più assoluto e senza capire tra quarta e quinta dose cosa fare. L'impressione infatti è che da quando il coordinatore lombardo del piano vaccinale Guido Bertolaso ha concluso il suo mandato, la campagna vaccinale sia in preda all'improvvisazione. Niente più «chiamate» per fasce di età per le varie fasi del piano e niente più campagna informativa che per altro non si è vista neanche per l'antinfluenzale.
«La fatica e la stanchezza vaccinale stanno prendendo piede già ora e non è facile - osserva Fabrizio Pregliasco, ordinario di Igiene alla Statale e
direttore sanitario del Irccs Galeazzi -. Ma nella fase attuale che vede ancora in salita questa onda Covid credo sia importante rilanciare questa vaccinazione. Va da sé che in futuro dovremo arrivare a un appuntamento annuale».
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