È arrivata "solo" qualche decennio dopo. La cartella esattoriale con la richiesta di pagamento di 285 euro e 80 centesimi è stata recapitata pochi giorni fa alla famiglia di un uomo morto nel luglio del 2004. Ma l'avviso di pagamento si riferisce ad alcune quote annuali non pagate all'Ordine dei geologi tra il 1969 e il 1993, quando ancora si usavano con le lire.
Nel frattempo però l'uomo è deceduto e, non appena ricevuta la cartella, la famiglia ha deciso di dare battaglia. Come spiega il Giorno, i figli hanno recuperato alcuni vecchi documenti del padre e si sono subito rivolti a Federconsumatori Milano. Dalla loro parte, c'è la sentenza della Cassazione del 2016 che, deliberando su un ricorso contro l'Inps, ha fissato il termine massimo di cinque anni per la prescrizione di una cartella esattoriale. I debiti del geologo quindi, anche se venissero accertati, sarebbero ormai nulli visto che sono stati contestati oltre il termine massimo. "Anche sulla base della sentenza della Cassazione chiederemo l'annullamento del tributo", ha spiegato al quotidiano Carmelo Benenti, presidente di Federconsumatori Milano. "Spero che si tratti di una svista è la prima volta che ci troviamo di fronte a una caso simile".
Una volta andato in pensione, l'uomo si era cancellato dall'Ordine dei geologi del quale aveva fatto parte per anni. Ma sulla richiesta di pagamento non vengono specificati gli anni per i quali il geologo non avrebbe saldato la quota annuale. Viene solo indicato un generico periodo che va dal 1969 al 1993 per un totale di 285,80 euro.
La famiglia dell'uomo ha chiesto all'Ordine di cancellare la cartella, ma in caso di risposta negativa è pronta a "combattere" forte della sentenza della Cassazione del 2016 che ha fissato il termine massimo per la prescrizione di una cartella esattoriale. La Suprema Corte, tre anni fa, ha infatti stabilito il limite in cinque anni.
Ma Federconsumatori Milano non si accontenta dell'annullamento del pagamento e si dice anche intenzionata ad avanzare una richiesta di accesso agli atti all'Ordine dei geologi in modo da fare luce su quanto accaduto.
"Vogliamo capire se dietro questa insolita richiesta di pagamento non ci sia un tentativo di fare cassa - ha spiegato Carmelo Benenti - e per questo chiediamo a chi eventualmente ha ricevuto raccomandate analoghe di farsi avanti, evitando in ogni caso di pagare. Se si tratta di un errore, in ogni caso, deve essere sanato al più presto".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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