Blue Note, Bosso ospita Rava, un "dialogo" fra trombe jazz

Ma dopo il via alla nuova stagione, l'appuntamento più ghiotto è il 23: sul palco il quartetto di Akinmusire

Blue Note, Bosso ospita Rava, un "dialogo" fra trombe jazz

Il mese di gennaio del Blue Note si presenta ricco di grandi artisti e di rivelazioni nel mare magnum di jazz e dintorni. L'appuntamento più ghiotto è mercoledì 23 con il quartetto del trombettista Ambrose Akinmusire, uno degli artisti più acclamati del momento da pubblico e critica. Akinmusire è sempre alla ricerca di un nuovo stile strumentale, è artista atipico dedito all'avanguardia e alla sperimentazione e nei suoi dischi ci sono echi cameristici, funky, sketch-funk-rap, free e atonalità. Il New Yorker lo ha definito «elettrizzante giovane trombettista e sottile band leader, con un suono dall'ispirazione unica». Dopo l'album The Imagined Savior Is Far Easier to Paint, molto elaborato e complesso, e il doppio dal vivo A Rift In Decorum: Live at the Village Vanguard, Akinmusire ha pubblicato in questi giorni Origami Harvest, la sua opera migliore e più provocatoria, che è già diventata oggetto di culto. Il suo concerto è da non perdere per gli appassionati dell'avanguardia.

La stagione si apre comunque col botto con la crema del jazz italiano. Sabato 5 Fabrizio Bosso con il suo quartetto ospita Enrico Rava per un creativo dialogo responsoriale tra due celebri trombe. Il giorno dopo, domenica, merita più di un'occhiata il giovane tenor-sassofonista e compositore Emanuele Cisi, che ha da poco pubblicato No Eyes, apprezzabile album dedicato al mito di Lester Young, il sassofonista che - in antitesi con il suono duro di Coleman Hawkins - rivoluzionò la storia del sax tenore.

Sabato 12 gennaio sofisticato incrocio tra soul e jazz con la cantante Joyce Elaine Yuillie accompagnata dai newyorchesi Hammomnd Groovers in cui spiocca il talentuoso sassofono di Michael Rosen. Lo scorso anno il club milanese ha ospitato il fior fiore del chitarrismo internazionale - da John Scofield a Bill Frisell - e alcuni dei migliori italiani. Domenica 13 riprende la tradizione con la chitarra di Bebo Ferra (sardo ma milanese di adozione) che presenta il suo repertorio e il suo ultimo album Voltage condiviso (come sul palco del Blue Note) con Gianluca Di Ienno all'organo Hammond e Nicola Angelucci alla batteria.

Space, Time, Continuum è il titolo dell'ultimo album del pianista Aaron Dihel, che si presenta mercoledì 16 gennaio come erede della grande tradizione pianistica afroamericana in trio con Paul Sikivie al contrabbasso e Lawrence Leathers alla batteria. «Mi ispiro ai grandi pianisti della storia - dice Dahl - da Fats Waller a Thelonius Monk, ma cerco sempre di essere originale, di non dare punti di riferimento stilistici».

Appuntamento fisso ogni anno al Blue Note, con enorme seguito di fan e tutto esaurito garantito, con il soul e l'acid jazz mischiato con il rhythm and blues del James Taylor Quartet, in scena per quattro concerti (due per sera) il 18 e 19 gennaio. Martedì 22 grande swing e elegante soul jazz con Vincent Herring e i suoi Soul Chemistry. Non dirà molto al grande pubblico ma fa sempre il pienone Rosalba Piccinni (24 gennaio) che questa volta propone un repertorio in omaggio a Mina.Sabto 26 un'escursione nel funky dei Dirotta su Cuba (26), che vantano collaborazioni con artisti come Mario Biondi e fabrizio Bosso, con i loro successi e i brani dell'ultimo album.

Si chiude questo mese e si apre quello di febbraio con gli

attesissimi concerti (dal 29 gennaio al 2 febbraio) degli Incognito, che con il loro funky soul e le loro classiche ballate fanno sempre impazzire e persino scatenare nel ballo il compassato pubblico del club di via Borsieri.

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