Allacciamenti abusivi all'elettricità, degrado, criminalità e, soprattutto, minacce. Accade a Milano, in una palazzina Aler di via Bolla, al civico 38, nel quartiere Gallaratese. Qui, alcuni degli inquilini regolari, alcuni giorni fa avrebbero segnalato alle autorità competenti bollette della corrente elettrica aumentate oltre la misura. E, secondo quanto riportato da Il Giorno, gli abitanti degli appartamenti avrebbero individuato i responsabili: persone che, senza un contratto regolare, utilizzerebbero i cavi dei contatori altrui per avere energia elettrica disponibile.
Anomalie e black out
Le ricevute da pagare alle compagnie che erogano i serivizi, in alcuni casi, sarebbero raddoppiate. E come ricostruito dal quotidiano milanese, le cifre si aggirerebbero ben sopra le centinaia di euro. Un inquilino 79enne, che vive solo, si sarebbe trovato delle bollette da 118, 210 e 133 euro. Di conseguenza, in molti hanno dovuto richiedere di dilazionare i pagamenti, per potersi permettere delle cifre così alte. Le famiglie hanno segnalato anche diversi black out nel palazzo: la scorsa settimana, un inquilino invalido al 70%, spinto dall'esasperazione, avrebbe chiamato i carabinieri che, entrando nel locale contatori, avrebbe trovato il groviglio di cavi, lasciato in quelle condizioni dopo un tentativo di allacciamento abusivo. Unareti, la società che gestisce la distribuzione di energia elettrica e gas nel capoluogo lombardo, è stata allertita subito dopo.
Le minacce
"È impossibile vivere in queste condizioni. Siamo dovuti andar via di casa perché siamo stati minacciati", avrebbe detto l'uomo che si è rivolto alle forze dell'ordine, frustrato da una situazione che si protrae da tempo. Qualche giorno fa, infatti, nella palazzina sarebbero stati appesi dei fogli con messaggi di accusa rivolti all'inquilino. Parolacce, accuse e intimidazioni. Martedì sera, anche una lite, fermata dall'arrivo dei carabinieri. L'episodio avrebbe spinto la famiglia a lasciare il quartiere: "Non abbiamo dormito tutta la notte, hanno cercato di danneggiarci la porta di casa.
Abbiamo dovuto lasciare via Bolla per paura e ora siamo ospiti di amici. Vogliamo cambiare casa". Secondo le testimonianze riportate dal quotidiano milanese, nella zona, diversi civici sarebbero stati occupati, in particolare da famiglie di etnia rom.
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