Diecimila firme di cittadini e trecento di rappresentanti istituzionali, politicamente trasversali, sono state raccolte ed inviate al Presidente della Repubblica affinché conceda la grazia all'imprenditore bergamasco che uccise con una fucilata dal balcone un ladro. Antonio Monella, 52 anni, è stato fu poi condannato definitivamente a sei anni in carcere dove ha iniziato a scontare la pena dopo la sentenza della Cassazione arrivata a marzo e ha finora evitato il carcere proprio in virtù della richiesta di grazia.
La notte tra il 5 e il 6 settembre del 2006, l'imprenditore, svegliato dai rumori, sorprese in casa Helvis Hoxa, un albanese di 19 anni. Il ladruncolo, dopo aver rubato le chiavi, cercò di fuggire con il Suv della vittima, ma l'imprenditore gli sparò dal balcone, con il fucile che teneva in camera da letto, colpendolo a un fianco. Hoxa riuscì comunque a raggiungere i complici e fu abbandonato in fin di vita a Truccazzano, dove morì poco dopo. Monella fu condannato in Assise a sei ani e due mesi, pena confermata a marzo dalla Cassazione.
Scendono ora in campo diecimila concittadini dell'imprenditore, riuniti in un comitato, coordinati dal Sindaco di Arzago D'Adda, Gabriele Riva, segretario provinciale di Bergamo del Pd. Così come trecento rappresentanti delle istituzioni tra consiglieri comunali, sindaci e parlamentari di Forza Italia, Lega Nord e Scelta Civica. Insieme hanno presentato la richiesta di grazia al Presidente della Repubblica.
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