Crescono i contagi in Lombardia, Gallera: "Preoccupa dato di Milano"

In città ci sono 1.378 ammalati, in provincia 3.278 con 634 nuovi casi in un giorno. Gallera: "È un dato che preoccupa perché Milano è densamente popolata"

Crescono i contagi in Lombardia, Gallera: "Preoccupa dato di Milano"

Bergamo e Brescia, con le rispettive province, sono le zone più colpite dall'emergenza coronavirus in Lombardia. Ma ora inizia a preoccupare anche la situazione di Milano. Lo ha dichiarato l'assessore al Welfare Giulio Gallera nel corso della conferenza stampa quotidiana sull'emergenza sanitaria in regione.

"A Bergamo i casi sono 4.645 (+340), a Brescia 4.247 (+463, un incremento inferiore a quello di ieri ma significativo). A Milano e provincia si sono registrati ad oggi 3.278 contagiati da coronavirus. Questo dato ci preoccupa", ha affermato Gallera. I casi infatti sono "aumentati in 24 ore di 634 unità". Un incremento importante visto che quello del giorno prima "era di 318". Nella città di Milano, in particolare, "i casi registrati sono 1.378".

I numeri aumentano velocemente e mettono in allarme. "Questo è un dato che ci preoccupa, perché Milano è densamente popolata", ha spiegato Gallera che ancora una volta ha invitato tutti i cittadini a restare a casa: "Come ci ha detto il vicepresidente della Croce Rossa cinese c’è ancora troppa gente in giro, la quarantena è pesante per tutti ma è necessaria. Noi facciamo di tutto per dare una risposta sanitaria all'emergenza, ma se non ci sono i cittadini che ci credono, non c'è sistema sanitario né aiuto che può venire dall'estero che tenga".

Nel frattempo le vittime in Lombardia sono salite a 2.168: 209 i morti nelle ultime 24 ore. Il numero dei contagiati in regione è salito a 19.884, quindi 2.171 in più rispetto a ieri, un dato "significativamente più alto". Gli ospedalizzati sono 7.387 con una crescita molto più bassa, solo 182 in più, mentre i ricoverati in terapia intensiva sono 1.006, 82 in più. Numeri altalenanti da considerare nel loro insieme ha spiegato Gallera. L'assessore, oltre a chiedere alle persone di restare in casa, ha invitato tutti coloro che hanno sintomi anche lievi a "stare lontani anche dal vostro coniuge, anche dai vostri familiari".

"Sono passate quasi due settimane e pensavamo che fosse sufficiente, invece il traguardo è qualche chilometro più in là. Dobbiamo stringere i denti ma ce la faremo.

È necessario che tutti abbiano un atteggiamento responsabile, vediamo i risultati di domenica - ha concluso Gallera -. Come in una maratona gli ultimi chilometri sono i più difficili ma ce la faremo e taglieremo il traguardo vittoriosi, dobbiamo stringere i denti".

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