L'asilo puzza troppo e 108 bambini sono costretti a stare a casa, scuola chiusa per cattivo odore

Accade a Cambiago dove, da tempo, genitori e docenti denunciano strani fetori dentro la struttura. Dopo alcuni rilevamenti è emerso che si tratta di una "sindroma da edificio malato". I piccoli saranno trasferiti a Gessate

L'asilo puzza troppo e 108 bambini sono costretti a stare a casa, scuola chiusa per cattivo odore

L'asilo ha una "sindrome da edificio malato", anche se sta diventando complicato comprenderne il motivo, ed è stato chiuso nei giorni scorsi. Il motivo è legato al cattivo odore avvertito all'interno della struttura, la cui origini è ancora da verificare. È accaduto alla scuola d'infanzia G. Prandi di Cambiago, in provincia di Milano, dove 108 bambini sono rimasti a casa da scuola perché dentro l'asilo la puzza si sarebbe davvero fatta insopportabile.

La comunicazione ufficiale del comune

Secondo quanto riportato da Milano Today, a decidere ufficialmente la sospensione delle attività all'interno dell'istituto è stata il sindaco del comune, Laura Tresoldi, che ha informato, con una nota ufficiale, che "l'amministrazione comunale e la direzione didattica ritengono in via precauzionale di spostare le attività didattiche in altra sede in via di definizione". In base a quanto ricostruito, a spingere il primo cittadino a questa scelta definita precauzionale sarebbe stata la relazione tecnica sulla valutazione della qualità dell'aria della scuola.

Puzza eccessiva

Nel documento, protocollato in data 29 novembre 2019, la situazione sarebbe ascrivibile appunto a una "sindrome da edificio malato con assenza di sintomi tangibili ma caratterizzata da intenso disturbo olfattivo". Il che significa che aule e spazi comuni dell'asilo puzzano in modo eccessivo ed è bene che, quindi, i piccoli allievi non occupino quelle aule. I bambini, infatti, a scuola mancano da circa una settimana. Sono 108 allievi delle cinque sezioni della scuola e hanno tutti dai 3 ai 5 anni.

L'allarme di genitori e docenti

Ma in base a quanto riportato dal quotidiano milanese, per i genitori i problemi con l'istituto erano iniziati tempo prima. Secondo loro, infatti, la scuola emanava cattivo odore da almeno un anno: ripetevano che i lenzuolini e i vestiti dei piccoli puzzavano in maniera preoccupante una volta arrivati a casa. E a dare conferma delle loro preoccupazioni erano stati anche gli insegnanti e i dirigenti della scuola che, più volte, avevano chiesto un intervento ad Ats e al comune per comprendere da dove arrivassero quegli odori, visto che solo nel 2017 l'edificio aveva subito importanti lavori di ristrutturazione.

La denuncia e i (primi) risultati

All'inizio del 2019, invece, il dirigente scolastico aveva deciso di rivolgersi all'ex Asl, che aveva risposto il 10 maggio scorso, spiegando che, in realtà la richiesta doveva partire dal comune e che, comunque, loro non avevano gli strumenti adeguati e necessari per un intervento nell'asilo. Dopo altri mesi passati tra richieste e comunicazioni ufficiali, scuola e comune si sono rivolti a un'azienda privata, che ha illustrato i risultati delle prime verifiche in un incontro fatto il 19 novembre scorso.

I primi risultati

In base alle ricostruzioni fornite dai test e dai primi rilevamenti, è stata ipotizzata nella scuola la possibile presenza di sostanze quali formaldeide, Cvm, cromo 6, melammina e bromo "in quantità minima". I genitori poi, all'interno di un loro documento, hanno riportato ciò che la società evidenziava e cioè che la presenza di "tali elementi" fosse consentita dalla legge, nonostante evidenziasse il rischio che essi "mescolati tra loro avrebbero potuto creare possibili problemi di salute". Secondo quanto riportato dalle relazioni tecniche, è possibile che alcuni degli elementi possano trovarsi nei pavimenti, rifatti proprio due anni fa.

La scuola, intanto, resterà chiusa "fino al termine delle operazioni di analisi dell'aria già in corso e agli eventuali interventi necessari alla risoluzione delle problematiche olfattive". Intanto, ieri, il comune ha informato che i 108 bimbi saranno trasferiti alla scuola dell'infanzia di Gessate, ma dovranno aspettare un'autorizzazione per la conferma.

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