L'ex parco delle Magnolie presto "in fiore". Nuovo polmone da 19mila metri quadrati

Previsti area cani, campo basket, skate park e pavimento gomma per bimbi

L'ex parco delle Magnolie presto "in fiore". Nuovo polmone da 19mila metri quadrati

Nel dicembre scorso sono partiti i lavori per la creazione del Parco della Torre (detto anche ex parco delle Magnolie) al quartiere Bicocca, tra viale Sarca, via Ansaldo, via Chiese e via Von Hayek. I lavori di bonifica erano già stati portati a conclusione perciò il piccolo parco, diremmo giardino, vista l'estensione esigua, è oramai a buon punto.

I percorsi pedonali all'interno sono già stati approntati, così come la terra è stata ricollocata nelle aiuole. Già dalle ieri sono in corso le incavature per posizionare i 175 alberi di pregio; tra magnolie, alberi di Giuda, Gleditsia, triacanthos, bagolari, frassini maggiori, Liquidambar, alberi di tulipani, ciliegi, ciavardelli e tigli. La realizzazione del giardino è a cura di Euroambiente srl, mentre il progetto è dell'architetto Paolo Villa di Ag&P e dell'ingegner Alessandro Bernini. «Finalmente partono i lavori per un'opera molto attesa dai cittadini del quartiere aveva dichiarato l'assessore all'Urbanistica, Verde e Agricoltura Pierfrancesco Maran agli albori del progetto di riqualificazione del territorio -. Si tratta di un intervento di rigenerazione ambientale e urbanistica di qualità che trasformerà un'area inutilizzata in un nuovo parco verde con dotazioni sportive a disposizione di tutti». Il giardino sarà dotato di un'area cani, di un campo da basket, di uno skate park e di un'area gioco di circa 4.000 metri quadri con, all'interno, un'area pavimentata in gomma anti-trauma e attrezzata con strutture ludiche per bambini.

Non sono mancate le critiche, soprattutto inerenti ai tempi di attesa. Portare a termine il progetto non è stato semplice, specialmente per la bonifica del terreno circostante. Gli operai hanno impiegato 5/6 mesi solo per la rimozione dello strato di terra di circa 2 metri, per verificare la presenza di sostanze nocive ed altri componenti tossici.

Su quel lotto fino allo scorso secolo si trovavano gli impianti Breda e per oltre 100 anni sono stati lavorati materiali che avrebbero potuto contaminarlo. Oltre a questo sono stati demoliti gli ultimi muri in cemento armato che fungevano da fondamenta della stessa azienda, mentre nell'area tra il cancello Breda e via Chiese erano presenti diversi capannoni, ferrovie interne ed altri manufatti, anch'essi demoliti precedentemente. La società Lambda Srl, risultata vincitrice nella gara d'appalto, è dunque in dirittura d'arrivo nella realizzazione dell'area verde di circa 19.000 mq.

All'impresa spetterà la manutenzione dell'intera superficie «dal collaudo» per tre anni, che passerà successivamente in mano al Comune. Il parco sarà inoltre protetto da una recinzione e gli ingressi saranno chiusi con dei cancelli a degli orari prefissati.

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