Insulti e minacce con nomi, cognomi, indirizzi e telefono di quattro docenti universitari, bollati come «assassini e visisettori». I «nazi-animalisti» hanno affisso nella notte dell'Epifania manifesti in varie zone della città e persino sotto casa dei ricercatori, arrivando in un caso a segnare con il pennarello il nome sul citofono.
Nel mirino dei «nazi-animalisti» Edgardo D'Angelo, professore in pensione, «assassino di animali, da più di 50 anni uccide cani e conigli per esperimenti sulla fisiopatologia respiratoria» e Claudio Genchi, docente di Veterinaria. Sotto tiro anche Alberto Corsini, insegnante di Farmacologia, accusato di «aver torturato e ucciso animali da più di 30 anni» nonché responsabile «di aver intossicato con farmaci e vivisezionato 63 conigli nel corso del suo ultimo esperimento». Peggio è toccato a Maura Francolini, ricercatrice a Biotecnologie, definita «vivisettrice assassina di animali». La scienziata uscendo di casa ha scoperto i volantini accanto all'ingresso del suo condominio, accompagnati da scritte di vernice e da un cerchio nero attorno al suo cognome sul citofono. La professoressa non ci ha pensato su due volte ed è corsa a denunciare le minacce ai carabinieri.
Il senatore di Ncd Carlo Giovanardi ha già presentato in interpellanza al presidente dell'Aula Piero Grasso mentre immediata è arrivata la risposta del rettore della Statale Gianluca Vago: «L'Ateneo esprime piena solidarietà ai suoi ricercatori, vittime di gravi intimidazioni e minacce da parte di sedicenti militanti che si richiamano ai movimenti animalisti.
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