«La tranquilla notte di Capodanno descritta dall'assessore alla Sicurezza del Comune Marco Granelli con il passare dei giorni si arricchisce tristemente di nuove testimonianze che dimostrano che mentre il membro della Giunta di Beppe Sala era con il comandante dei vigili in piazza Beccaria in contatto con il questore a pochi centinaia di metri stava succedendo di tutto».
La voce di Riccardo De Corato, combattivo assessore alla Sicurezza di Regione Lombardia, non poteva che distinguersi tra le polemiche che seguono i fatti di Capodanno. L'ex vice sindaco di Milano infatti riserva una «chicca» sui fatti della serata che, perché no, potrebbe anche essere utile alla magistratura sull'inchiesta sulle aggressioni.
«I post pubblicati oggi sulla pagina Facebook Milanobelladadio rileva De Corato - riportano delle testimonianze di alcuni utenti che individuano tra i responsabili delle aggressioni alcuni volti noti (prevalentemente egiziani) che stazionano nella piazza dei Mercanti e che importunano abitualmente le ragazze che passano di lì».
«Io sono stato il primo a dichiarare prosegue De Corato - che i gravissimi atti di violenza collettiva avvenuti nella nostra città riportano alla memoria quello che successe la notte di San Silvestro a Colonia e in altre città tedesche nel 2016 quando gruppi di giovani stranieri prevalentemente mussulmani aggredirono decine di ragazze e donne durante i festeggiamenti. Nei Paesi nordafricani questa pratica è tristemente nota come Taharrush gamea che significa molestia collettiva.
Se si continua ad affermare che la colpa è della cultura patriarcale come fa il Pd e non si affrontano di petto queste gang di giovani magrebini che si rendono sempre più protagonisti di atti di violenza in poco tempo ci troveremo nelle stesse situazioni delle banlieue parigine».
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